CIAO BOMBER

Gli allenatori nel pallone del panorama dilettantistico piacentino hanno manie, schemi, fisse e strani soprannomi, come per esempio “Batman” Sgorbati. Ecco storie e aneddoti di alcuni di loro. 

oronzo canà

TESTO: MARCELLO ASTORRI; FOTO: INTERNET

Gli allenatori nel pallone del panorama piacentino sono spesso e volentieri personaggi d’impatto almeno quanto i migliori bomber. Sicuramente degni di essere raccontati sulle colonne di questa rubrica, ognuno con il suo bagaglio di schemi in testa, fisse, manie e pure alcuni motti indimenticabili. Ecco quattro tra i migliori mister del nostro calcio:

I FRATELLI MAZZA – Sono la coppia di tecnici più unita del panorama dilettantistico nostrano. Fratelli di sangue nella vita, ma anche nello sport. Entrambi dal carattere vulcanico e appassionato, Massimo e Loris Mazza sono tra i mister più conosciuti e navigati. Voce acuta e carisma per il primo, sigaro tra i denti e battuta pronta per il secondo. Spesso vincenti e quindi osservati dagli altri tecnici con rispetto, ma anche con voglia di sfida. Per questa ragione Loris Mazza dice al riguardo che ormai, a Piacenza, giocare contro i Mazza è diventato uno sport. Sempre riguardo a Loris, divertenti e indimenticabili sono le esclamazioni che usa fare durante le partite, denotando doti di preveggenza: pensate che una volta – nei confronti di un giocatore avversario accusato di simulare – il mister iniziò a dire, nel corso di una sortita offensiva: “Cade! Cade! Cade!” e l’attaccante avversario, pochi istanti più tardi, immancabilmente cadeva rovinosamente a terra. Il commento del mister dopo l’ammonizione dell’arbitro per simulazione? “Te l’avevo detto che era il re dei tuffi!”.

CLAUDIO ZANCHIN – Anch’esso mister di grande esperienza, di lui sono leggendarie le metafore con le quali usa spiegarsi con i suoi giocatori: “Ragazzi con questi non possiamo perdere”. Poi aggiunge gesticolando: “Perché qui ci sono quelli forti, poi ci sono tutti gli altri, poi c’è il gelataio, il burrone e poi, forse, loro!”. In un’altra occasione, durante un’invettiva contro il modo di giocare di alcune compagini avversarie, disse: “Questi giocano come ai tempi delle guerre puniche, stanno tutti dietro, schierati, ed aspettano il calcione in avanti”. Mai banale, è un tecnico particolarmente amato dai suoi giocatori perché bravo nel fare gruppo. Durante le cene di squadra dimostra di essere un campione anche a tavola, per questo quando, dopo una dura seduta di allenamento invernale, esclama “Dài ragazzi… Andiamo a mangiarci un crostino!”, diventa idolo.

“BATMAN” SGORBATI – Inossidabile tecnico piacentino. Quasi tutti i migliori bomber sono passati sotto la sua sapiente guida. Lui è un tecnico competente ed è una vera e propria enciclopedia del calcio dilettanti. Spesso lo si può avvistare per alcuni locali piacentini e, chiunque voglia conoscerlo, può provare a chiedergli vita, morte e miracoli di un qualsiasi calciatore dilettante della provincia, dal più umile al più noto e tranquilli, lui saprà rispondervi. Il soprannome “Batman” deriva – così raccontano le leggende sul suo conto – dall’inseparabile mantellina che il mister indossa per ogni occasione, un po’ come il cappotto in piena estate di Renzo Ulivieri.

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