LA LEVA CALCISTICA DEL ’60

Massimo Trespidi ha sbagliato un rigore contro la Nazionale cantanti. Un errore che alla fine s’è rivelato decisivo, dato che la sua squadra ha perso 6-5. Pazienza. Non è mica da questi particolari che si giudica un presidente. 

trespidi

FOTO: PIACENZA24

Non è mica da questi particolari che si giudica un presidente. Un presidente lo vedi dal bilancio, dal riformismo e dalla gerarchia, non certo da un calcio di rigore. Però Massimo Trespidi non dev’essere stato molto contento quando ha sbagliato il tiro dal dischetto contro la Nazionale cantanti. Alla fine il suo errore s’è rivelato decisivo, dato che la sua squadra, la Valtidone Solidarietà, ha perso 6-5. Trespidi se l’è guadagnato, quel rigore. E’ sceso lungo la fascia sinistra col suo incedere da maratoneta ed è stato steso in area. Rigore netto. Così s’è preso la responsabilità di andare sul dischetto e di tirare, e pazienza se ha sbagliato. Forse è stata colpa della pioggia, forse su Trespidi s’è abbattuta la maledizione dell’assessore dimissionario al Bilancio, Paolo Passoni. Fatto sta che il presidente della Provincia ha cannato il rigore. Amen. Un presidente non si vede da questi particolari e Trespidi lo sa benissimo. E chissà quanti ne hai visti e quanti ne vedrai, di presidenti tristi che non sono stati eletti mai. Lui una carica istituzionale ce l’ha, e pure importante. Per segnare su rigore basterà solo guardare i filmati di Mario Balotelli e fare un po’ di pratica.

filippo.merli@labatusa.it

Share

Be the first to comment on "LA LEVA CALCISTICA DEL ’60"

Leave a comment

Your email address will not be published.


*


Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. maggiori informazioni

Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.

Chiudi