Prime entusiasmanti reazioni dei lettori al nostro pezzo precedente: “La fiera di Sant’Antonino mi fa cagare”.

Cara Batusa,
confidando nell’anonimato vi scrivo per confidarvi un terribile segreto che ormai da troppo mi divora: la fiera di Sant’Antonino mi fa cagare suscita in me sentimenti non proprio positivi. Dovete sapere che chi vi scrive non è il classico piacentino che odia la sua città e che al posto del classico “figa“ “capperi” come intercalare usa Piacenza è una merda città che non offre molto. Io, al contrario, Piacenza la amo, seguo il Piace e spesso sto male per l’abuso di coppa e salame, boicotto il Cinestar e al cinema ci vado in centro. Amo il Trebbia e il Facsal (non come lo amano certi Amici) però sul serio, la fiera proprio non riesco a farmela piacere. Ci ho provato eh, ma proprio non ce la faccio! Ho perso punti piacentinità? Come posso rimediare? Sono l’unico o vi sono altri piacentini affetti dalla mia sindrome? Grazie in anticipo e complimenti, non so come farei senza di voi.
P.S.: in ufficio ho il sito della Gazza bloccato, non è che visto il periodo ogni tanto iniziate anche a pubblicare qualcosa sui colpi di mercato?
Lettera Firmata

Caro lettore (ops, abbiamo svelato che è un uomo, speriamo che questo non abbia ripercussioni sul suo prezioso anonimato), la fiera di San Trottola, come abbiamo scritto poco fa, ha i suoi contro, ma è un appuntamento tradizionale per tutti i piacentini e alla fine è anche un evento simpatico. Siamo sicuri che anche lei domani sarà sulla fiera. Magari ci passerà per caso, magari ci farà solo un salto, ma andrà a finire che comprerà un cappello da marinaio a 65 euro. Comunque non si preoccupi, non è il solo che non sopporta la fiera. Viva bene e stia sereno (vuole una bomba di mercato? La pallanuoto Farnese sta seguendo un bomber lituano che nuota anche a rana).