NEREO

TESTO: NEREO TRABACCHI; FOTO: ARCHIVIO TRABACCHI

nereo oggi

Si fa presto dire Palta, infatti molti non sanno cosa vuol dire… Neppure io, quindi ho controllato, e ho scoperto che in dialetto piacentino al vò dì tabaccheria. “Andä a la pälta a cumprä, sigarett e tabacc…” Me inves, sùn andè mangè e bèv… Nata appunto come tabaccheria nella downtown di Bilegno, oggi è uno dei ristoranti stellati (da poco) della nostra provincia. Il locale è accogliente, arredato con gusto: bella la bicicletta all’ingresso che suona molto “… e adesso pedali”, ottima la scelta di alcune delicate poltroncine a forma di mano, che suonano molto:Mano: singolare strumento inserito all’estremità del braccio umano e di solito infilato nelle tasche altrui”. Ma andiamo oltre… Come entratina un’ottima mouse in questa bell’invenzione di maionese al Campari. Amara, ma gustosa… Poi, io di fantasia ne ho parecchia, visto le minchiate che scrivo, ma non sarei mai riuscito a immaginare l’antipasto che ho scelto. La cheffa, Isa Mazzocchi, quel giorno non sapendo cosa fare, ha preso un carciofone, l’ha svuotato, l’ha farcito con frattaglie gustosissime e poi, per coprire la marachella, lo ha richiuso e fritto in una fantastica tempura (se non l’avete ancora capito, è quello della foto). Poi ho ordinato un primo nel palese tentativo di beccarli in castagna, ma senza successo. Infatti, inizialmente ero molto titubante sul fatto che un risotto allo zafferano non coprisse troppo il gusto del tartufio bianco piacentino, ma al contrario, i due sapori si esaltavano a vicenda. La cottura del riso era croccante, come Marchesi comanda, e le preparazioni dei piatti sempre curata. Tra le altre proposte del menu, si evince chiaramente la mano di Cogny, maestro di Isa: Terrina di fegato grasso d’oca con girella di pan brioches alle prugne e noci, porcino di zucca con fonduta al Montebore e uva, medaglione di lingua profumata al sedano con piccole verdure e chiodini croccanti.
Ma non fatevi prendere da un attacco di panico: se la donna proprio vi rompe le balle per andarci, ci sono anche i tortelli e pisarei a 12 euro… Senza dubbio alcuno, una delle cantine più fornite di Piacenza a dintorni, curata dalla sapiente gola di Roberto Gazzola, marito della Cheffa, che cosa assai gradita, aiuta nella vasta scelta. In sala oltre al Roby, c’è Monica sorella di Isa e suo marito Marco; insomma, questi le tovaglie sporche se le lavano in famiglia, ed è la loro forza. Anche se mi spaventa moltissimo la prossima volta provo il loro menu degustazione sorpresa di 6 portate a 70 euro. La media di 11 euro a piatto in uno stellato, suona giusto. Al prossimo boccone!

Share

1 Comment on "NEREO"

  1. e däi cl'e' un masc | Novembre 30, 2013 at 6:34 am | Rispondi

    “pälta” e’ la contrazione dialettale di “Appalto”, sali e tabacchi erano (e lo sono ancora) venduti solo dai monopoli nazionali che davano in appalto la distribuzione alle tabaccherie.

Leave a comment

Your email address will not be published.


*


Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. maggiori informazioni

Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.

Chiudi