Abbiamo un uomo ovunque. A Palazzo Mercanti, alla Passerini Landi, al teatro Municipale, al parco di Montecucco. Ovunque c’è una nostra talpa che ci informa su tutto ciò che accade in città e che ogni tanto alza il telefono per spifferarci qualcosa. Ovviamente abbiamo una fonte segreta anche in Provincia, una gola profonda che abbiamo incontrato qualche giorno fa in ambito podistico e che resterà rigorosamente anonima. L’abbiamo vista arrivare da lontano e non siamo riusciti a resistere, troppo grande la tentazione di sapere qualche particolare sul ritorno in Provincia di Francesco Cacciatore, Pierangelo Romersi e Giovanna Palladini, i grandi esclusi della giunta Dosi insieme a Paola Beltrani. La nostra fonte indossava un cappotto, questo è tutto quello che possiamo dirvi per non minare la sua identità nascosta. A un certo punto, così, come se niente fosse, lontani da occhi indiscreti, l’abbiamo avvicinata. Accanto a noi c’era un tavolino con vino bianco, Coca Cola non originale, patatine e tarallucci. La nostra fonte ci ha detto di aver trovato Palladini molto giù, affranta e umanamente segnata dal comportamento di Dosi. Lo stesso per Cacciatore, che però, secondo la nostra fonte, medita sentimenti di rivalsa politica. Romersi, invece, è tornato in Provincia oggi e ancora la nostra fonte non conosceva il suo stato d’animo, ma è facile pensare che sia simile a quello degli altri due. Con la nostra fonte abbiamo parlato del rimpasto, ci ha detto di essere rimasta molto colpita dal comportamento e dalle azioni di Dosi. Le siamo andati sotto, volevamo sapere qualcosa di più, spifferi di Palazzo, roba forte, ma proprio quando la nostra fonte si stava per sbottonare è arrivato un tizio che le ha offerto un bicchiere di bianco frizzante. Ne ha offerto uno anche noi e la nostra fonte ha avvicinato il suo bicchiere al nostro: “Salute!”. Il tempo delle confidenze era finito e ci siamo messi a bere.