CAFFÈ SCORRETTO

Aumentateci tutto ma non il caffè. Il caffè deve restare così, fisso a un euro. Mai come nel caso del caffè 10 o 20 centesimi possono cambiarti la vita. “La tazzina di caffè verso l’aumento. Nonostante in quasi tutte le città dell’Emilia Romagna un espresso al bar costi 1,10-1,20 euro, a Piacenza – ha scritto Libertà – la maggior parte dei commercianti lo fa pagare un euro. Confesercenti, nell’incontro che si è tenuto oggi pomeriggio (ieri, ndb), suggerisce ai gestori di aumentare il prezzo”. Così il caffè potrebbe aumentare e arrivare a 1,20 euro. Immaginate l’effetto: adesso arrivi al bar già con l’euro in mano, lo metti sul bancone e non hai neanche bisogno di chiedere. Il barista vede l’euro e capisce al volo. S’avvicina alla macchina, batte quel coso col manico sul bordo del contenitore, infila il coso nell’apposita fessura, appoggia delicatamente la tazzina e schiaccia il bottone. Poi si mette a fare un’altra cosa. Tu stai già agitando la bustina di zucchero e hai già scolato al colpo il bicchierino d’acqua. Il barista prende la tazzina, la mette sul piattino, gira il manico verso la tua mano destra e prende l’euro. Tu bevi il caffè, godi e i più raffinati guardano sul fondo della tazzina perché, dicono, da lì su può prevedere il futuro (sul fondo della nostra tazzina, chissà perché, non resta mai niente). C’è chi lo prende macchiato, come i renziani, c’è chi lo prende corretto, come i leghisti, c’è chi lo vuole lungo, corto, americano, con la panna, c’è chi lo vuole decaffeinato (che, detto tra noi, non ha senso, un po’ come la birra analcolica o la vodka alla pesca). Avevamo una certezza nella vita: il caffè a un euro. Ora pensate allo sbattimento di trovare 10 o 20 cent in più. Inizi a frugarti nelle tasche, guardi nel portamonete, cerchi dappertutto e quando ti servono non li trovi mai. Il caffè dev’essere veloce perché questa è #lavoltabuona e non abbiamo tempo da perdere. Invece diventerà una noia anche quello, con queste insignificanti monetine da accostare all’euro (lo stesso vale per i baristi, che tutte le volte dovranno dividere le monete perdendo tempo prezioso). Sappiamo che l’Italia è in difficoltà, che c’è la crisi, che il Pil non se la passa bene, ma aumentate tutto il resto, non il caffè.

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