Mentre a Piacenza la Giunta Dosi fa il punto sul bilancio di metà mandato, a Roma il Governo aspetta investitori istituzionali e privati per cancellare parte del debito pubblico e dare via alla ripresa grazie alle dismissioni di Stato. “L’obiettivo – scrive oggi il Sole24 Ore – è scritto nell’ultimo documento di economia e finanza con cui il Governo ha appena fissato gli obiettivi del bilancio pubblico, e parla di dismissioni per 2,1 miliardi fra 2015 e 2017″. I beni immobili ci sono, mancano solo gli acquirenti. E, quando arriveranno, occorrerà far trovare loro “la tavola pronta – scrive ancora il Sole -, e in questa chiave sarà importante il ruolo di regia dell’agenzia del Demanio nel coordinamento dei vari enti pubblici coinvolti nella valorizzazione e nella definizione urbanistica dei beni da mettere sul mercato”. Parte della ripresa invocata dal premier, Matteo Renzi, passa quindi per Roberto Resuscitato Reggi, intervistato proprio dal Sole. “In un Paese con questo debito pubblico – ha detto il direttore dell’agenzia del Demanio – il patrimonio diventa lo strumento principale per fare investimenti; anche per Comuni e Regioni, con tutti i vincoli finanziari introdotti negli ultimi anni, la valorizzazione degli immobili diventa un’opportunità strategica se non un obbligo”. La prova sta, per esempio, nella cessione di Palazzo Farnese al Comune di Piacenza, di cui abbiamo parlato qualche giorno fa. D’accordo, con Palazzo Farnese l’amministrazione perde 685mila euro all’anno, ma questo non è un problema di Reggi. Lui il suo l’ha fatto, ora toccherà alla Giunta Dosi trovare il modo di ripianare le spese e, anzi, di guadagnare qualcosa. Al momento Reggi ha cose ben più importanti a cui pensare: cancellare il debito pubblico, far ripartire l’Italia e salvare la Patria.