LE FUSIONI HANNO ROTTO

Un’ode all’autarchia. Un inno al campanilismo. Come dice il famoso proverbio: il comune del vicino è sempre inferiore. Ieri gli elettori ci hanno dato la conferma che delle fusioni non frega niente a nessuno. Eppure, ogni tanto, gli amministratori ci provano.

– C’è qualcosa da fare domenica?
– Mmm… No, niente.
– Neppure una sagra delle castagne?
– No, zero.
– Fondiamo due comuni!

Stavolta è toccato a Pontedellolio e Vigolzone da una parte e a Bettola, Farini e Ferriere dall’altra. Un giornalista di una testata piacentina ci ha confidato che era favorevole all’accorpamento di Pontedellolio e Vigolzone «perché sono stanco di scrivere Pontedellolio». Nemmeno le sue ragioni, per quanto convincenti e condivisibili, hanno fatto cambiare idea agli elettori. Alla fine, hanno votato tutti no al referendum. Massimo D’Alema sarebbe fiero di loro.
«A Vigolzone, il no ha vinto in tutte e quattro le sezioni. I dati di Pontedellolio sono altrettanto schiaccianti: su 1963 votanti, il sì è stato espresso da 777 persone; il no da 1167 votanti», ha scritto Libertà. «A Bettola, il no ha doppiato il sì, vincendo con il 66 per cento. Anche a Ferriere è stato un plebiscito per il no che ha addirittura triplicato il sì. Più equilibrata la partita a Farini dove il no ha battuto il sì di 27 voti: 279 i no, pari al 51,47 per cento, contro i 251 sì».
Onestamente, ci aspettavamo che almeno a Bettola prevalesse il sì. Tanto per condividere con Ferriere e Farini la sfiga di essere il paese natio di Pier Luigi Bersani. Invece, niente. No anche lì. Del resto, l’astio tra Bettola e Ferriere è talmente antico che nessuno se lo ricorda più. Su una cosa, però, sono tutti d’accordo: «Dimmi turco, dimmi inglese, ma non dirmi bettolese».
Tema ricorrente della disfida: le donne. In montagna sono poche: spopolamento e curva demografica, purtroppo, scende anche in questo settore. Di conseguenza, bisogna battagliare. Ci si marca a uomo al Tequila di Bettola, alla Rosa di Farini, al Roan di Ferriere. Inevitabile qualche scazzottata (solo con le mani eh, mica come a Porta Galera). Poi, il calcio. Bettola, da sempre, è più forte nei vari tornei estivi, ma ai bettolesi non va proprio giù che Pippo e Simone Inzaghi siano cresciuti calcisticamente a Ferriere.
KT, su Facebook, ha scritto che, senza fusione, gli abitanti dei paesi piacentini perderanno investimenti importanti. Ma gli abitanti delle valli piacentine sono pratici: i soldi della Regione sarebbero andati direttamente in tasca a loro? No. Sarebbero serviti per rimettere a posto le strade? Amen. Finché gli abitanti di Vigolzone, Pontdellolio, Bettola, Farini e Ferriere riusciranno ad andare a comandare col trattore sulla Statale, non avranno bisogno d’altro. Tanto meno delle fusioni.

Share

Be the first to comment on "LE FUSIONI HANNO ROTTO"

Leave a comment

Your email address will not be published.


*


Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. maggiori informazioni

Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.

Chiudi