MATTINALE: la rassegna stampa della Batusa, con una breve analisi delle notizie che riguardano Piacenza e i piacentini e con una piccola recensione del meteo. La trovate online tutte le mattine, dal lunedì al venerdì, prima che il caffè diventi (troppo) freddo.
SOFFIATE: la vox populi, i corridoi, le voci che trapelano dai palazzi importanti. La Batusa spiffera quello sente in giro con una sola regola: condizionale obbligatorio.
NEREO: il nostro nuovo buongustaio in doppiopetto, Nerio Trabelli, recensisce ristoranti di lusso e bettole di periferia, con particolare attenzione allo spreco o alla mancanza di carta igienica nel cesso.
PIACENTINS: La popolazione dei piacentini a Londra è pari a quella di Mucinasso. Ogni mercoledì la nostra inviata dalla City vi spiega che cosa fanno, come vivono, che cosa bevono e quanti soldi spendono prima di tornare a Piacenza.
IL FIGLIO DEL DEMANIO: Il direttore dell’agenzia del Demanio, Roberto Reggi, ogni venerdì scrive al sindaco Paolo Dosi per sapere che cosa accade a Piacenza e per parlargli dei grandi temi universali affrontati a Roma.
CIAO BOMBER: gli aperitivi con la divisa ufficiale della squadra, le creste, i calzoni della tuta infilati nei calzettoni: il magico mondo del calcio dilettanti nella rubrica “Ciao bomber”, tra colpi di tacco e fantasia al potere.
LETTERE ALLA BATUSA: forse ci hanno scambiato per il Cioè, ma già che ci siamo ogni sabato rispondiamo alle vostre lettere piene di rotture esistenziali e amori banali.
IL SABATO LEONI: chi l’ha detto che alla sera a Piacenza non c’è niente da fare? Ogni martedì prendiamo da internet e dai social network le migliori fotografie scattate nei locali piacentini durante il week end, tra ciuffi ingellati e bottiglioni di vodka Absolut.
W LA PASSERINI: La nostra talpa da biblioteca osserva i comportamenti degli studenti alle prese col diritto romano e la filosofia di Kant. Qualcuno di loro va addirittura in biblioteca per studiare e non per provarci con le ragazze.
VACCA AL TRENO: Quella del pendolare è una vita dura. I treni fatiscenti, il posto che non c’è mai, i cinesi coi piedi nudi sul sedile di fronte. E poi quella voce, la solita: “Trenitalia si scusa per il ritardo”.
Vedo per la prima volta questo interessante blog. Approfitto per lamentare l’ormai annoso e colpevolmente irrisolto problema della “città morente”. Sappiamo bene tutti quanto Piacenza, nulla offra a chi, ad eccezione dei ragazzi (ma neanche poi più di tanto), volesse recarsi alla sera, in punto di ritrovo o aggregazione. Basta pensare all’assurdo sistema, per esempio, di chiudere i Bar, non solo del centro, entro le 20. Personalmente, anche se capisco chi è dietro il bancone, non darei lecenze a meno di chiusure obbligatoriamente imposte non prima delle 24.00. E’ triste vedere in vari blog dedicati, le recensioni di chi si è recato nella nostra città. A parte i giusti e meritati elogi per la provincia, Piacenza è veramente “messa male”. Eppure, basta andare al Venerdi o al Sabato sera a Cremona e, fino a notte inoltrata, le piazze antistanti il Torrazzo, sono gremite da persone di ogni età. Forse perchè ci sono anche “esrcizi” aperti??? Nei paesi poi, c’è comunque più vita. Quando manca la volontà, e chissà quale recondito interesse, anche le iniziative vengono meno se non castrate. Il Re è morto, lunga vita al Re.
Caro Michele…
eh già,hai proprio ragione…peccato però che chi ha locali in città deve scontrarsi costantemente con chi ci “comanda”…ho un locale in via Legnano,piccolo quanto basta in una città come la nostra…arrivo alle 6 di mattina per aprire il locale alle 7 e via…senza sosta fino alle 19,dopodichè t’invito a venire in questa zona per farti vedere chi ti trovi e chi non ti trovi…in più nella molto più civile CREMONA il centro pedonale è molto più vasto del nostro limitato ad una Piazza (Cavalli) e tre Vie (XX Settembre,Vittorio Emanuele e Calzolai)…Ho frequentato da sempre locali e mai e poi mai mi rintanerei in un locale di 25 mq al chiuso con il rischio,una volta uscito,d’essere investito da auto,furgoni o moto che sfrecciano in vie così piccole…ti posso garantire che se quest’area fosse PEDONALE (visto anche che sono a 100 mt dal Duomo,ndr) sarei disposto ad investire tempo e denaro mettendo un dehor davanti al mio locale,ma anche volendo non si potrebbe visto che in una carreggiata di 4,5 mt di larghezza devono pur parcheggiare maledette auto e nel restante spazio devono transitare le altre auto…assumendo ad esempio personale e tenendo aperto almeno fino a mezzanotte…prova ad andare a CREMONA e guarda quante auto vedi parcheggiate o quante transitano intorno al Torrazzo…PEDONALE E’ VITA…Piacenza è uno schifo a livello di viabilità,di parcheggio e di gestione di eventi…e nessuno vuole far niente,nessuno prende la responsabilità di dire “è così e bon…”.
Però a Piacenza serviamo a qualcosa:
Quanti cremonesi vengono a Piacenza per andare a prostitute perchè da loro sono non se ne trova più una mentre da noi le troviamo perfino di fronte all’ospedale…
Prima di lamentarci dei disservizi dati dai locali pensiamo al perchè…
buone cose,Loris.
Mi inserisco con anni di ritardo a questa discussione che mi ha visto sotto un fuoco incrociato all’inizio del 2015 sul tanto decantato social network di Facebook.
Non voglio essere cerchiobottista ma tra i due intervenuti c’è il terzo incomodo – non citato – che è la nostra cara amministrazione pubblica . Chi per anni ( in queste settimane promossa alla gestione degli “affari regionali”) , ha gestito questa città in questo specifico contesto, non ha dato l’imprinting che i natali Americani – tanto decantati dai provinciali piacentini – avrebbero dovuto favorirLa con una gestione di ottica “anglofona”. Mi duole dirlo e vi prego (lo sottolineo !!) non voglio essere il maschilista dell’ultima ora ma , non basta essere donna, passabile, con un pezzo di carta appeso in casa per avere l’ovazione di centinaia di piacentini che , in forma pecoronesca ne hanno urlato le gesta dalla elezione al primo consiglio comunale . Cremona E’ UN ESEMPIO . PUNTO . CREMONA ci ha sorpassato alla stragrande perché ha avuto una VISION …(termine che dovrebbe risuonare famigliare nel bilinguismo di qualcuno) . CREMONA ha ridato ai cittadini ed ai commercianti la possibilità di incrociare domanda ed offerta portando una città ad una vivibilità ( chiedo venia della rima ) invidiabile . CONCORDO con la teoria delle prostitute ….troppe ….ovunque ….eccessive …Nulla di pudico nel mio atteggiamento ma , signori , quando esistono solo 3 pattuglie nelle fasi notturne in città cosa pretendiamo ?
E poi diciamocela tutta , questa amministrazione , è la lunga mano della precedente ….Personaggi come la Signora (Mrs) che doveva “spaccare” (usando un termine giovanile) con la sua grinta, si è ridotta a dover gestire pochi eventi triti e ritriti lasciando (DOPO LE 19.00) , la città, in mano ai soliti noti : balordi immigrati ecc ecc …
Forse mediterei di più nella cabina elettorale . qualche frazione di secondo in più con la amletica domanda : ” sto facendo una cazzata ????” . Forse ricorderei a tutti i Piacentini lo scempio e l’assurdità delle piste ciclabili inseriti in luoghi ove pochi o nessuno , le utilizzeranno . Ricorderei che a prescindere da SESSO , ETA, ORIENTAMENTO SESSUALE , Curriculum Vitae et Studiorum , provenienza famigliare (ndr ….) e le teorie rottamatorie tanto in voga in questo periodo ….PIACENZA ha la necessità di persone capaci . Quello di cui si sono dimostrati abili …è accaparrarsi del FEE (inglesismo regalato….. ) mensile del consiglio regionale ….senza colpo ferire. Senza avere lasciato una straccio di soluzioni a chi vuole vivere la città e a chi vorrebbe renderla più accogliente ….Con la melanconica foto COL CARTONE DEI RICORDI – sul giornale locale – al momento del trasloco …..noi piacentini ricordiamoci di loro ….della loro ipertrofica capacità osannata ai 4 venti e malamente conclusa con un …NULLA DI NUOVO SUL FRONTE OCCIDENTALE …
Speriamo che il TRASPORTO (skill di famiglia) verso la regione, sia un punto di arrivo e non di partenza per altri siti …. ALTRIMNETI PREPARIAMOCI AL PEGGIO .