Libertà, PiacenzaSera e Piacenza24 dedicano l’apertura alla sempre più probabile unione tra la provincia di Piacenza e quella di Parma. Il Consiglio per le autonomie locali, o Cal, il primo ottobre presenterà un progetto di riordino alla Regione che prevede un accorpamento tra Piacenza e Parma e uno tra Modena e Reggio Emilia: “E’ bene che il territorio rimanga unito – ha detto a Libertà Marcella Zappaterra, presidente della provincia di Ferrara e presidente del Cal – e Piacenza troverebbe un ruolo da protagonista in un’area vasta”. La Zappaterra ha inoltre rivelato che il Cal non ha ricevuto alcuna proposta da Piacenza.

Libertà e tutti i siti piacentini tornano sulla vicenda Iren. Il presidente della provincia di Piacenza, Massimo Trespidi, ha partecipato a un’assemblea convocata dall’assessore regionale Sabrina Freda a Bologna: “Il rischio di dover bruciare nel nostro inceneritore rifiuti di altre province è alto” ha detto Trespidi. “Nella polemica sull’inceneritore di Parma – scrive Piacenza24 – si inserisce l’assessore regionale all’ambiente, Sabrina Freda, che appoggia in sostanza il sindaco Pizzarotti prendendo posizione su tre fronti: bene la riconversione dell’inceneritore; le eventuali penali devono essere a carico dei vertici di Iren; stop a nuovi impianti di questo genere in Emilia”.

 Libertà e tutte le testate piacentine dedicano l’apertura alla pagina della cronaca all’arresto di due albanesi che hanno manomesso cinque bancomat con l’uso di una speciale forchetta. Secondo le ricostruzioni, due albanesi di 21 e 26 anni sono stati fermati dalla polizia dopo aver installato in cinque bancomat della città un nuovo congegno in grado di bloccare l’erogazione del denaro: “Le indagini – scrive IlPiacenza – sono iniziate nel tardo pomeriggio di martedì quando il personale addetto alla sorveglianza degli sportelli della Banca popolare dell’Emilia Romagna ha visto sul monitor due individui che manomettevano lo sportello di via Manfredi”.  I due albanesi sono finiti in manette con l’accusa di tentato furto pluriaggravato e continuato in concorso.