TROVA ROBERTO

FOTO: INTERNET

Il tachimetro segna 5382 chilometri. I camper di Reggi e Renzi sono arrivati nel Lazio. Adesso Latina! Jeans, camicia azzurra e scarponcini, Renzi parla alla platea del teatro Cafaro. Emilio Carlo, uno degli organizzatori del tour, prende il microfono per introdurlo, ma il microfono non funziona. Il rottamatore ne approfitta subito: “I microfoni li ha portati Vendola”. Risate. Poi via al comizio, dove la frase da titolo è “Posso perdere le primarie, ma non la faccia”. Prima il sindaco di Firenze era stato a Palestrina e a Frosinone, dove i microfoni hanno funzionato benissimo e non hanno fornito assist per battute su Vendola. Il Messaggero ha visto Renzi a Frosinone e si è esaltato (solo le testate piacentine coi loro “bagni di folla per il ciclone Renzi” erano riuscite a fare meglio): “Ad ascoltarlo c’era la platea dei grandi eventi: una sala gremita ma soprattutto buona parte dei big locali del Pd che finora di preferenze non ne avevano espresse”. E Roberto che fa? Lascia il fioretto a Renzi e va di sciabola, come ha scritto Italia Oggi:

 RENZI LASCIA LO SPADONE A REGGI

Il fioretto e la sciabola. Matteo Renzi, sindaco piddino di Firenze in corsa per le primarie contro il suo segretario Pier Luigi Bersani, ha deciso da tempo di impugnare l’arma leggerissima lasciando lo spadone a Roberto Reggi, l’uomo che coordina la sua campagna. Quest’ultimo, per due mandati sindaco di Piacenza, in compenso mena fendenti senza complimenti. L’ultimo, l’altro ieri, contro Andrea Manciulli, segretario regionale del Pd, bersaniano doc, che ha riunito i segretari provinciali per organizzare la campagna di Bersani, al via ufficialmente sabato prossimo, dopo l’assemblea nazionale del partito che, a Roma, fisserà le primarie. L’iniziativa di Manciulli, che è la copia carbone di quella del suo omologo emiliano Stefano Bonaccini, poche settimane fa e che, anche in quell’occasione suscitò la protesta vibrata di Reggi. che parlò di stalinismo senza farsi soverchi problemi. “Noi ci paghiamo ogni spazio in cui andiamo a riunirci”, ha detto Reggi alla cronaca fiorentina di Repubblica, “e qui si fanno riunioni di corrente nelle sedi del partito”. Ricordando, come aveva già fatto per l’Emilia, che i segretari sono segretari di tutto il partito e di tutti gli iscritti, non di una sola parte. Un attacco che ha suscitato la reazione stizzita di Manciulli: “I segretari non sono dei passacarte”, ha protestato, “hanno le loro idee”.

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