LO SFREGIATO

Quando ti frantumano una bottiglia di Heineken da 66 in faccia resti segnato per tutta la vita. La colpa? Appartenere ai Latin King, la banda rivale dei Netas. E aver parlato ai giornalisti delle “Iene”. Ecco la terza puntata di “Saludos amigos”, la nostra piccola inchiesta sui latinos a Piacenza.

TESTO: PINK ANDERSON; FOTOGRAFIE: ARCHIVIO ANDERSON

Una bottigliata in faccia lascia cicatrici che ti segnano per tutta la vita. Non c’è chirurgia estetica che tenga. Questa volta le bande latinoamericane hanno fatto davvero un bel lavoretto sulla faccia di un loro rivale. Non siamo alla periferia di Miami, ma in via Roma, dove un giovane militante dei Latin King è stato conciato per le feste dai rivali storici della fazione Netas. Insomma, quelle belle tradizioni delle gang latinoamericane che in questi anni abbiamo scoperto che stiamo importando dal Milanese, dove invece fanno casino già da tempo. Qui siamo ancora all’inizio, o quasi. Tre o quattro anni fa c’era stata una piccola sparatoria dalle parti di via Corneliana, stavolta invece hanno cambiato i connotati a un ragazzino la cui unica colpa – forse – oltre ad appartenere alla gang rivale (questa per loro più che una colpa è un peccato originale) era stata quella di avere parlato con i giornalisti della trasmissione “Le Iene” (qui il video della puntata), e di aver lanciato un appello a cessare le ostilità tra le due fazioni. Chissà se poi non lo lanciava, ‘sto appello, che gli facevano.

I COCCI DI VETRO HANNO FATTO IL RESTO

A portare in faccia un bel sorriso verticale su ogni guancia per il resto della sua vita sarà un 27enne ecuadoriano, residente in città, che la sera del 3 marzo del 2012 è stato aggredito da altri due suoi connazionali di 21 e 26 anni: uno fa il corriere espresso, l’altro il facchino. I motivi esatti del brutale pestaggio andrebbero probabilmente ricercati, oltre che nello spaccio in zona, anche nella mole di alcol che c’era nel loro corpo quella notte quando, al culmine di una lite, gliele hanno date di santa ragione, e poi hanno finito il lavoro frantumandogli una Heineken da 66 in faccia. I cocci di vetro hanno fatto il resto.

CUSTODIA CAUTELARE

Quando i carabinieri del Nucleo investigativo di Piacenza hanno sguinzagliato qualche segugio, nel giro di breve si è arrivati anche in zona Mediaset, dove è stata acquisita una copia dell’intervista che il malcapitato di turno aveva concesso al Pelazza delle Iene. Il gip di Piacenza ha fatto il resto firmando un paio di ordinanze di custodia cautelare alle Novate e permettendo a uno squadrone di militari in borghese di piombare in piena notte in casa dei due Netas, di gettargli un po’ all’aria le rispettive abitazioni con la scusa di una perquisizione, e di portali poi in carcere con le accuse di tentato omicidio e lesioni gravissime in concorso. Questa è la storia di una bottiglia finita sulla faccia di un ecuadoriano la sera del 3 marzo 2012, in via Roma a Piacenza.

CICATRICI

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