La vox populi, i corridoi, le voci che trapelano dai palazzi importanti. La Batusa spiffera quello sente in giro con una sola regola: condizionale obbligatorio.
UOMINI E DONNE
Son tornate le primarie! O meglio, le onorevolarie (del Partito Democratico, ovvio). E tutti, ma proprio tutti, si sono chiesti che fine abbia fatto Roberto Reggi, che non risulta tra i candidati. Roberto si tira fuori? Roberto si prende una pausa di riflessione? Niente di tutto questo. Infatti pare proprio che Reggi abbia già un suo posticino nella lista sicura dei renziani, e che quindi si sia goduto l’arrivo di Babbo Natale col suo regalo: un biglietto per Roma, Piazza Monte Citorio. Tolto di mezzo il capo dei renziani piacentini, la truppa si sarebbe ritirata in buon ordine lasciando il campo ai bersaniani per cercare di buttare in piedi delle primarie veritiere. Cosa che non pare sia accaduta. In realtà gli ordini di scuderia sarebbero stati chiari: a Piacenza, Reggi è nel listino sicuro, e ora servirebbe una donna nella parte sicuramente eletta. In un colpo solo sarebbero state stroncate tutte le velleità maschili: Silva, Cacciatore e i baldi maschietti si sarebbero ritirati in buon ordine, accettando che Paola De Micheli ballasse da sola. Povero Bergonzi. Lui, avversario della De Micheli, avrebbe una minima speranza solo se si presentasse in Piazza Cavalli con un tutù rosa.
SPIFFERI PADANI
Niente primarie. Siamo leghisti. E di primarie i duri di Pontida non vogliono nemmeno sentir parlare. Ma le cose non sarebbero così calme in casa leghista. Massimo Polledri, già ripescato l’ultima volta, pare davvero non avere più amici nel suo partito, soprattutto dopo l’eclissi della cometa Bossi che l’aveva più volte salvato. Quindi sarebbe guerra aperta alla successione dello scranno parlamentare, sempre che alla Lega riesca il miracolo del quorum come cinque anni fa. Gli ultimi spifferi parlano di un possibile ballottaggio tra il vicepresidente della Provincia, Maurizio Parma, e il quotatissimo sindaco di Ziano, Manuel Ghilardelli. I due avrebbero già iniziato a muoversi sottotraccia alla ricerca di qualche accordo sul territorio e di qualche sponda milanese. Comunque vada a finire, per entrambi sarebbe comunque un credito da esigere nei prossimi appuntamenti elettorali.
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