TESTO: NEREO TRABACCHI; FOTO: ARCHIVIO TRABACCHI

Ieri ho messo a letto la bambina, ho bevuto il bicchiere della staffa e sono andato in cucina per riporre la bottiglia nel frigorifero. E’ stato allora che ho sentito delle strane voci. Ho appoggiato l’orecchio al frigo e ho ascoltato.

Insalata in busta: “Uff, anche oggi mi è andata bene. Avete visto che faccia da pirla? Vuole perdere peso, dice, così mi mangia unendomi a quello schifo di cipolle rosse…”.
Salmone scozzese: “Infatti, mi ha comprato settimane fa e non mi si lenza, ehm, non mi si fila, perché dice che sono grasso io… Con tutta la fatica che ho fatto per risalire quel cazzo di fiume, ora mi tocca scadere in questo gelo”.
Cipolla rossa: “Comunque Valeriana, stai calmina eh… Qui la schifosa non sono certo io che almeno regalo un po’ di sapore. Sono qui da due giorni e ancora non so quanto durerò, quindi  fam mia immagunì, che mi viene da piangere”.
Latte: “Eh, io cosa dovrei dire? Questa rogna della lunga conservazione è una condanna all’ergastolo. Sono il più vecchio qui dentro e ne ho viste passare di cotti e di crudi”.
Champagne aperto: <Ollalà, madames e monsieurs, cosa mi tòca sèntir. Et moi allor, che sùm a dreè a sgassè porquai la sera ad l’ultim del l’ann, l’era trop ciùc per me finir?”.
Uova: “Oh cielo, anche l’Ortrugo piacentino che cerca di spacciarsi per Champagne. Adesso le ho davvero viste tutte. Da dove vengo io c’è più rispetto…”.
Succedaneo del caviale: “Ma se vieni dal…”.
Uova: “Oh, ha parlato il bastardo…”.
Salame: “Ragazzi, state tranqui, siamo tutti sullo stesso tagliere, dobbiamo farci forza”.
Pisarei e fasò della zia: “La fai facile tu. Vorrei vederti se tutti ti dessero del pisarello e dovessi passare la giornata con fagioli infiltrati nella tua famiglia. Non sai le arie… Ma, ma scusate, qualcuno conosce quell’alimento messo lì nello sportello?”.
Salmone scozzese: “Mai visto”.
Insalata in busta: “Boh, sarà una novità”.
Salame: “Una gognata?”.
Uova: “Non ha l’aspetto molto sano. Hey arancia, tu che ci sei vicino, puoi spremerti le meningi e leggere che cosa c’è sull’etichetta?”.
Arancia: “Gastroprotettore … Come mai?”.