LETTERE ALLA BATUSA

Oggi ci hanno scritto un’aspirante Emily Dickinson, il solito nerd che non sa provarci con le ragazze e un certo Luca che nella vita vuole fare il giornalista.

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Cara Batusa,
approfitto della tua rubrica per farti leggere una poesia che vorrei dedicare al mio ragazzo per il nostro primo mese insieme: “In un giorno speciale ti ho incontrato e da quel momento tutto per me è cambiato. Un mondo diverso e colorato dinanzi a me si è manifestato, tanta gioia ed allegria che da quel giorno non è più andata via. Solo ora mi sento migliore, perché non ho più paura dell’amore. Il tuo dolce volermi bene mi ha legato a te più delle catene, questo incanto credo possa durare e per sempre farci sognare. Non cambiare mio splendido amore perché resterai per sempre nel mio cuore“. Che ne dici cara Batusa? Ti piace?

Cristina

Cara Cristina, complimenti per la rima. Questa invece è un’assonanza che ti vuole dar speranza: scrivi pure la poesia, imbuca la lettera e scappa via; con le parole stupirai il tuo raga, oh che dolce!, oh che maga!; sembri un po’ Valente Faustini, tra i più grandi poeti piacentini; ma delle rime mai si abusa, lo dice lui che sta accanto alla Batusa; manda questa e dopo basta, vai in cucina a far la pasta; metti sale e fanatasia, e continua a darla via a far poesia.

Cara Batusa,
c’è una ragazza che mi piace moltissimo e per san Valentino avrei voluto confessarle il mio amore: l’ho vista con le sue amiche sul Corso. Mi sono detto: adesso la fermo e le dico tutto. Non ce l’ho fatta , mi è passata accanto e quello che sono riuscito a fare è stato salutarla con un sorriso da sogliola scongelata. Adesso mi chiedo: dove la posso beccare ancora? Dove farà l aperitivo? Al Nina o all Aris? Andrà al Boeri o al Bellavita? Se la becco cosa le dico? Le offro da bere? Non vorrei passare per un pesce che non sa nemmeno approcciare una ragazza ma temo sia così. È poi perché dovrebbe dirmi di sì? Sono uno come tanti mentre lei è un angelo.

Paolo

Anche gli angeli mangiano fagioli, come dicevano Bud Spencer e Terence Hill. Quindi vai tranqui: la troverai sicutamente o al Boeri o al Bellavita, dato che sono gli unici posti che offrono qualcosa ai giovani al sabato sera. Probabilmente sei uno di quei nerd che pensano solo alla scuola e tengono un diario per annotare i propri fallimenti amorosi, ma non è un problema. Quando la incontri lascia stare Kierkegaard e cita qualche pezzo di Marco Carta, funziona sempre. Quindi dille che hai un’auto sportiva e che sei pieno di soldi perché – dopo aver partecipato ad Amici – hai iniziato a giocare nella Primavera del Milan: anche agli angeli piace Balotelli. Per finire offrile drink a sufficienza per farla sbronzare, così lei ti dirà che sei il suo migliore amico e si imboscherà nel cesso con un tamarro. A questo punto torna a casa e riempi un’altra pagina del tuo diario.

Cara Batusa,
mi chiamo Luca e vorrei fare il giornalista. Come posso fare?

Tuo padre è direttore del Corriere (il Corriere della Sera, non il Corriere Padano)? Tua madre è una milfona con le gambe lunghe che può portare sculettando il tuo curriculum a Repubblica? Hai due tette enormi? No? Allora lascia perdere e apri un blog che ha come simbolo una statua dei giardini Margherita.

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2 Comments on "LETTERE ALLA BATUSA"

  1. Giusto per amor di pignoleria, anche gli angeli mangiano i fagioli era con Giuliano Gemma e Bud Spencer.

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