NEREO

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TESTO: NEREO TRABACCHI; FOTO: ARCHIVIO TRABACCHI

A mio parere, pochi locali in città hanno la caratteristica della poliedricità: uno di questi è certamente il Maudit “quello vicino al Dolmen” (spesso chiamato “i pietroni” da chi non sa di cosa si tratta). Ma attenzione, quando dico poliedricità, dico che il titolare “Pietro e la sua Band”, praticamente il nome di un’orchestra da balera, sono abili a rifilarti in ogni giorno della settimana e per fascia oraria, quanto di più necessiti per rifocillarti. Pietro ha ingaggiato tutta la famiglia, dalla moglie alla cognata, più due chef che come vedete in foto non hanno gradito la mia intrusione al fine di verificare le cucine. Un buono staff per partire all’alba con una ricca proposta di colazioni dolci e salate (adoro l’odore del gogno di prima mattina), passare per un pranzo con proposte interessanti, giocare con la merenda per chi lo necessita, stuzzicare in un ricco buffet l’ora dello cafon/spritz e terminare con dinner e after dinner. Diamo un’occhiatina al menu stampato su foglio Fabriano unto: Galatina di pollo, piovra tiepida (non ho ancora trovato chi la propone ghiacciata), Jamon Serrano con pecorino di grotta, perché è la pecora del presepio. Risotto alla milanese se non hai fretta, con speck se non devi baciare, al nero di seppia se sei incazzato e poi non devi sorridere. Gnocchi caserecci e orecchiette al ragù d’agnello sacrificale, che sul meno è scritto ragout (con il termine di origine francese “ragout” si identificano generalmente preparazioni di carne, pesce o verdura tagliate a pezzi, a cottura “in umido” relativamente lunga. La parola “Ragù”, della stessa derivazione francese, indica ricette abbastanza diverse tra loro ma accomunate dall’uso di carne cotta in un sugo di solito destinato a condire la pasta) d’agnello sacrificale. Hamburger, tagliate, e filetto di tonno. Tutto di qualità, tutto spadellato da uno chef che si vede ha la mano esperta e buona.
Dalle 18 in poi per i vostri cocktail c’è il mitico Ivan, l’uomo che da dietro quel bancone ha visto più culi di donne di quanti ne abbia visti un’auto a noleggio, a mio giudizio uno dei migliori barman in città, che inventa, rivisita e dice di no a chi ordina delle minchiate.
E poi, stì ragazzi hanno avuto un’idea che mi aggrada alquanto: la domenica a pranzo fanno il Brunch dalle 10 alle 14. Una serie di piatti psico-francesi abòta piacentinizzati, per uno spuntino per chi si alza tardi: Croque monsieur, uova bacon croccante (se è molle tirateglielo), omelette prosciutto e fromage, French toast. Prezzi del menu tradizionale onestissimi dagli 8 ai 14 euro. Quello del brunch un casino in base alle combinazioni con le bevande, ma mai più di 10 euro in totale. Occhio accorto pure sui vini. Ottimo locale per ogni tipo di situazione e al lunedì, serata Live con musica Jazz dalle 21.  Per il parcheggio si contendono la pista ciclabile con il dirimpettaio Picchioni usando la stessa frase: “Lasciala pure lì, a quest’ora non passa nessuno e poi ogni tanto diamo un’occhiata noi…” . Al prossimo boccone!

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2 Comments on "NEREO"

  1. sempre io | Marzo 2, 2013 at 2:08 pm |

    bravo, lasciala li’.
    e le biciclette?

  2. Le biciclette imparino prima ad accendere i fanali, non andare sui marciapiedi e rispettare il codice della strada….

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