Oggi ci hanno scritto un ragazzo che vuole accompagnare la sua fiamma al luna park ma ha paura delle montagne russe, uno studente innamorato della prof di matematica e un neopatentato che non sa se bere o guidare. 

Cara Batusa,
approfitto di tutto il casino che sta succedendo per via del luna park per chiederti un consiglio. Sto dietro a una ragazza da un paio d’anni, e proprio due anni fa ero lì lì per farcela. Finché non è arrivata quella maledetta sera di maggio. Io, lei e alcuni nostri amici siamo andati al luna park e quando è arrivato il momento di salire sulle montagne russe mi sono tirato indietro. Non mi sono mai piaciute quelle giostre, non ho nessun problema ad ammettere che mi fanno paura. Così sono rimasto a terra e lei è salita col resto del gruppo. Quando sono scesi, i miei amici – a questo punto “pseudoamici” – hanno cominciato a darmi del codardo e del pivello e lei rideva. Poi, tre o quattro giorni dopo, lei andata con uno di quei ragazzi che l’avevano accompagnata sulle montagne russe. In questi due anni ho recuperato terreno e ora sono di nuovo in pole position, ma lei mi ha già detto che appena arriverà il luna park in viale Malta vuole che l’accompagni. Sono sicuro che mi chiederà di salire con lei sulle montagne russe, ma io ho ancora una paura fottuta. Come posso fare?
Luca ’94

Caro Luca, premettendo che i tuoi amici non sono “pseudoamici”, ma veri e propri bastardi, devi stare tranquillo, perché ci siamo passati tutti. Per risolvere il problema puoi fare un paio di cose:
1) ubriacarti come se non ci fosse un domani. In questo modo ti divertirai come un pazzo e vedrai che non vorrai più scendere. Però non esagerare, perché ghippare sulla tua donna è molto peggio che non accompagnarla sull’ottovolante.
2) presentati al luna park con una copia dei Fratelli Karamazov del vecchio Dostoevskij e spiega alla tua amica che gli scrittori russi sono molto più avvincenti di qualsiasi giostra, poi dille che l’aspetterai su una panchina perché non riesci a staccare gli occhi dal libro. La cultura ha sempre il suo fascino (ovviamente all’interno dei Fratelli Karamazov devi avere una guida del Fantacalcio, altrimenti non ti passa più).

Cara Batusa,
sono uno studente di seconda superiore e sono follemente innamorato della mia prof di matematica. La penso ogni giorno e prendo brutti voti apposta per andare al tutoring e stare solo con lei. Il problema è che non ho il coraggio di dichiararmi, anche perché la prof è sposata. Cara Batusa, aiutami tu!
Leonardo

Leo, lascia perdere. Ci saranno tante ragazze della tua età, perché proprio la maestra? Capiamo perfettamente il tuo ragionamento: le ragazze della tua età vanno coi ragazzi più grandi che hanno auto sportive e scarpe Gucci ai piedi, mentre la prof è sposata – e quindi depressa – e avrà certamente voglia di divertirsi un po’ e di rompere la monotonia coniugale. Al posto tuo avremmo agito come te per via del tutoring, forse è per quello che ai nostri tempi i tutoring li facevamo quasi tutti a parte religione. Però credici, lascia perdere. Va a finire che poi la prof ti racconta tutte le menate del suo patetico matrimonio e non ne esci più.

Cara Batusa,
ho 18 anni e mi sono iscritto da poco a scuola guida. Seguendo le lezioni, però, mi è venuta l’ansia e sono stato assalito da un dubbio atroce: non è che se prendo la patente smetto di bere? Io vorrei guidare, ma contemporaneamente al sabato sera mi piace sbriciolarmi coi miei amici. Che faccio?
Stefano

Caro Stefano, hai presente che sulle etichette di molte bottiglie di birra adesso scrivono “o bevi o guidi”?. Ecco, noi abbiamo fatto la nostra scelta da tempo (e andiamo in giro in taxi).