DA SANREMO A SANTIMENTO

Abbiamo mandato un finto tecnico del suono nello studio di registrazione dei Cani della Biscia per rubare il testo di una delle 12 canzoni del nuovo album che sarà presentato domenica. La nostra talpa è riuscita a mettere le mani sul testo di Pierone il Vendicatore. Eccolo in anteprima nazionale.

cani ok

FOTO: FACEBOOK

Dicono che i Cani della Biscia puntino a Sanremo. Per ora si sono fermati a Santimento, ma se nell’albo d’oro del Festival ci sono Marco Carta e Marco Mengoni nella vita tutto è possibile. Nel frattempo la band piacentina ha pubblicato il suo secondo album dopo “Sei volata via”: si chiama “Fai come faresti”, un sottile gioco di parole filosofico e psicologico bagnato dal vino. L’album contiene dodici canzoni inedite e sarà presentato domenica sera allo Spazio 4. Noi della Batusa abbiamo mandato un finto tecnico del suono nello studio di registrazione dei Cani per rubare il testo di una delle 12 nuove canzoni da pubblicare in anteprima. Alla fine la nostra talpa è riuscita a mettere le mani su Piròn al Vendicatur (Pierone il vendicatore), un pezzo inedito scritto da Musica per Bambini e arrangiato e suonato dai Cani della Biscia. Il testo originale è in dialetto, noi lo abbiamo tradotto e lo sveliamo in anteprima ai nostri lettori. Eccolo:

PIERONE IL VENDICATORE
(testo: Musica per Bambini; arrangiamenti: Cani della Biscia)

C’è la fila dal dentista e dal dottore, è passato il signor Pierone il vendicatore
e ha trovato sua figlia al bar che faceva l’oca con la gente che la faceva bere,
gli dava ascolto e faceva finta mentre parla, e poi si scalda, poi si scalda.
Poi scatta… poi scatta… poi s… Si vede che è fatta con il compasso
al che Pierone usava sempre passarci sopra e dire che è la figlia di un uomo
che è capace di parlare con le donne.
E faceva bere e a dargli ascolto faceva finta di niente, un po’ che parla, un po’ che si scalda,
poi scatta, poi scatta, poi di vede che non c’è sotto niente.
Occhio a fare lo scemo che rischi di prendere uno schiaffo da signor Pierone il vendicatore.
Ti butta per aria ma è lui a sentir dolore, non ha detto niente alla mogli, è capace di fare il misterioso,
ma non è capace di dargli ascolto o di far finta.
Poi si arrabbia, poi ci scappa, poi ci scappa, poi gli dispiace,
poi che ne vuole un’altra, poi va al bar, e gli dice: “Vado in chiesa”.
Più parla, più scalda, più si scalda più scatta, più scatta più beve,
più beve più si muove, poi si vede che non c’è sotto niente.
Bene!

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