Il Pd è gne gne gne. E molto, nella giunta del sindaco Paolo Dosi, potrebbe cambiare. L’aveva fatto capire lui stesso con una dichiarazione abbastanza eloquente rilasciata pochi giorni fa all’organo di partito a proposito di “quattro assessori fortemente impegnati a sostenere la candidatura diversa dalla mia. Una posizione che qualche imbarazzo me lo crea”. I quattro assessori che, al contrario di Dosi (che ha sostenuto pubblicamente Gian Luigi Molinari), si sono schierati dalla parte di Roberta Valla, sono il vicesindaco e assessore ai Lavori pubblici e allo Sport, Francesco Cacciatore, l’assessore ai Servizi sociali, Giovanna Palladini, l’assessore al Bilancio, Pierangelo Romersi, e l’assessore all’Urbanistica, Silvio Bisotti, tutti assenti all’assemblea di mercoledì che ha ufficializzato la vittoria di Gne Gne Gne. La dichiarazione di Dosi, come avevamo scritto lo scorso 31 ottobre, non è stata esattamente un inno al pluralismo tanto caro al centrosinistra, e ha creato più di un malumore all’interno della giunta, oltre a fortificare l’ipotesi di un rimpasto imminente. Il sindaco aveva preso uno posizione netta, che in maniera drastica si poteva riassumere così: voi non state con me e con Molinari? E io vi tolgo dalla giunta. Da quelle parole rilasciate a Libertà sono trascorsi più o meno dieci giorni, il tempo di proclamare il successore di Vittorio Silva alla segreteria provinciale del Partito Democratico. Ecco, ora che Molinari ha vinto che cosa farà Dosi? Manterrà fede alla sua parola? Farà il rimpasto? Purgherà i quattro assessori che hanno sostenuto Roberta Valla?