Cantavano di Piacenza quando Daniele Ronda sognava di vincere il Cantabimbo. Mettevano in musica Pezza e il bar Bologna quando Nina Zilli aveva capelli e vestiti normali. Parlavano del dualismo con Cremona quando Gianni Pettenati, ecco, quando Gianni Pettenati, boh, non lo sappiamo che cosa facesse all’epoca Gianni Pettenati (probabilmente era da qualche parte a cantare Bandiera Gialla). Però sappiamo chi sono loro: i detrattori del radical piacentinismo chic, i suonatori della vecchia Piacenza, i cantori di Cantore. Sono I Fratelli Borgazzi [inserire audio applausi]. Per festeggiare i 10 anni dalla nascita del gruppo, Carlo Cantore, Andrea Chiappini e Nicolò “bom bom bom bom” Bisotti hanno lanciato sul mercato di Piazza Duomo il nuovo album, “I giovani di successo”, che uscirà ufficialmente il 16 giugno (più avanti vi daremo tutti i dettagli). Intanto, da oggi, su iTunes, è disponibile il nuovo singolo, 30 Anni (lo trovate qui), di cui riportiamo l’intero testo:
30 ANNI
Se esco una sera con gli amici e bevo 3 Sex on the beach
O se aspetto l’una x andare da Bosoni al venerdì
Bevo tutta notte, sto seduto sul divano
Prima era la prassi se sembravo un lavandino
Non avrei mai detto che a 30 anni avrei digerito bene solo col brodino
Mi ricordo gli anni che arrivava l’ora dell’università
Ogni giorno con passione coltivavo serie attività
Con il motorino fino a ponte Barberino
Quattro ci si trova e una carambola dal Giova
Ogni sera festa alla ricerca di conquista
Ora sono teso se c’è la riunione del mio condominio
Uno che si sposa e l’altro ha un figlio
Alle nove e mezza già sbadiglio
Faccio lavatrici sempre meglio
E’ la vita si sa
E’ la tua libertà
E un tempo era qua
E adesso chissà, al massimo la puoi leggere
Sai, guardo il cuscino ogni mattina e vedo che, sempre di più
Perdo la mia chioma di capelli e fino a ieri stavan su
Guardo nello specchio, ho la barba come un vecchio
Povera bilancia, mi è venuta anche la pancia
Non avrei mai detto che a trent’anni
Avrei coltivato sulla schiena uno zerbino
Mai avrei pensato di trovarmi in un mare di difficoltà
Situazioni che dovrebbero entusiasmarmi a volontà
L’auto è strepitosa parimenti dispendiosa
Quando arrivo a casa, solo e sempre la mia sposa
Io sognavo gli Usa, ora c’è sempre una scusa
Sono ancora chiuso tra le tristi mura del mio condominio
Ma, una soluzione certamente ci sarà
Io la ritroverò
Una macchina del tempo oppure andare dove, non lo so
Forse la speranza è al di fuori delle mura
Folle di persone e mi sale la paura
Sogno la mia strada o qualcosa che mi aggrada
Poi mi sveglio e sono ancora alla riunione del mio condominio
Io che ancora qui mi meraviglio
Se uno si sposa e l’altro ha un figlio
Porto fuori il cane col guinzaglio
E sbadiglio, e si sa
È la mia libertà
E un tempo era qua
E adesso chissà
E’ la vita si sa
E’ la tua libertà
E un tempo era qua
E adesso chissà
Se mai ritornerà
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