Volevo fare la fashion blogger. Volevo scrivere di crop top, capsule collection, tendenze e must. Invece il mio destino alla Batusa era già scritto. In quel mio primo pezzo d’esordio su Daniele Ronda era disegnata la mia strada. Sarei stata il critico musicale. Da lì è stata un’escalation. Il mio primo pass all areas per il concerto del Ronda nazionale, accredito per “La BaTTusa”. Poi l’intervista ai Cani della Biscia. E adesso la definitiva consacrazione: la recensione del nuovo cd dei Fratelli Borgazzi. Premetto che non è una marchetta. Chiappini non mi ha regalato il cd. Bisotti e Cantore non mi hanno offerto dei soldi per parlarne bene. Sono, mio malgrado, il critico musicale della Batusa. Ho preso molto sul serio la mia missione. Sono contraria alla prostituzione intellettuale. E sono incorruttibile.

Fatta questa dovuta precisazione, posso affermare in tutta sincerità, e libera da ogni vessazione, che a me “10 anni di… Fratelli Borgazzi I giovani di successo” è piaciuto come “due tortelli da assaggiare e un gutturnio da gustare”. Vista l’ottima riuscita del cd mi sento libera di affermare che il salotto di Cantore e la cucina di Chiappini sono un fantastico studio di registrazione. Quando se ne accorgeranno le star internazionali gli toccherà traslocare. Sarà la fine. Ma di gran lunga peggiore sarà quando le medesime star internazionali si accorgeranno dell’enorme potenziale delle cosce di Bisotti. Comunque, sperando che nessuno ci privi di questo maestro delle percussioni, posso dirvi che sono stata veramente rapita dall’album. Al punto da rivedermi nelle canzoni. E farne un mantra di vita. Nonostante sia ancora lontana dai “30 anni”, mi sono completamente rivista “nel digerire bene solo col brodino” e nella tensione emotiva provocatami dalla “riunione del mio condominio”. Ascoltando “Ma tu non credere” mi sono sorti dubbi riguardo la possibilità che anche io potrei scoprire “che mi piace la pernice”. Ho avuto l’istinto di dare un colpo di telefono a quel mio compagno dell’università che si è caricato il professore sul motorino solo per dirgli “Tu, tu sei una merda!”. Mi sono rivista nella tizia “fogonata” di “Storia infinita”, e anche io ho sognato che qualcuno mi cantasse: “Bella che mi piaci da morire, che ti scordi l’ombrellone, usi l’olio Paraflu”. Sentendomi una di quelli che di Piacenza “non posson vivere senza”, mi sono ritrovata a dire a parecchia gente di “fare come Baglioni”, indicando anche “la stazione che è da sempre lì in Piazzale Marconi” e invitandoli a non “spaccare i coglioni”. Ma ho anche fatto alcune scoperte scientifiche riguardanti “il buco nell’ozonosfera”, grazie a “E il tempo e il culo”. E questi sono solo i primi sei inediti. Sulle successive undici hit è un tripudio. Dal mangiare “i soliti salumi con il chisolino bsonto”. Al rilassarmi “tra la brezza del vento di Marsaglia” in un “sabato di luglio”. Al desiderare che qualcuno entri all’Osteria del Sole di Travo, mi veda con in mano una piadina, che pensi”Sei ben bella stamattina” e mi inviti a fare un bagno in Trebbia. All’aspettare le sette della sera per “passare sotto il vigile elettronico in via Roma”. Fino a sognare un “Amore controvento”.
Che dire? Se vi meravigliate ancora perché “uno che si sposa, e l’altro ha un figlio”. Se avete delle incertezze, ma non avete ancora capito che in quella sforbiciata c’è la felicità. Se vi siete fatti biondi e avete capito che a sto mondo nulla vi soddisferà. Se avete una morosa che vi fa aspettare sotto casa delle ore e poi vi fa sempre andare in bianco, dopo essersi fatta portare al mare e avervi fatto spendere un capitale. Se volete incuriosire una ragazza, che sia una filantropica incredibile, parlandole della pericolosità dei raggi UV. Beh, se vi ritrovate in qualcuna di queste situazioni… Fate come Baglioni! Pardon… Comprate il nuovo cd dei Fratelli Borgazzi!

TESTO: CATERINA MASCARETTI; FOTO: FACEBOOK