La buvette

Tutti si sono scoperti clienti storici del Baracchino. Potere di Piacenza. Anche il deputato del Pd, Marco Bergonzi, «era un abituale frequentatore del pubblico esercizio». Per un attimo, Bergonzi ha lasciato perdere il futuro dell’Italia per mostrare una cartina austriaca sulla quale, nel 1834, era indicata l’osteria del Baracchino. «Nelle cartografie di origine austriaca, e parlo del 1834, veniva già indicata, sulla stessa strada, un’osteria del Baracchino. Questo», ha spiegato Bergonzi a PiacenzaSera, significa che il suo nome deriva da lì, ed è antecedente alla costruzione del chiosco, che risale a 80 anni fa». Quindi? «Il compito della politica è trovare delle soluzioni. Perché non lanciare una sottoscrizione rivolta a questo pezzetto di piacentinità? Si potrebbe riscattare il Baracchino e poi donarlo al Comune». E’ un’ottima idea. Ma noi ne abbiamo una migliore: perché, dato che Bergonzi è così affezionato al locale, non mettiamo il Baracchino al posto della buvette del parlamento? Così risolviamo brillantemente una questione che, dopo l’intervento di un parlamentare della Repubblica italiana che vuole salvare il Baracchino, ci sembra che ci stia sfuggendo di mano.

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