PIPA O PAPI? CHE PIPPA

In questo preciso istante c’è gente che si sta scervellando per l’abbreviazione della nuova provincia di Piacenza e Parma. Problema numero uno: la sigla delle targhe. PaPi fa troppo Ruby Rubacuori, PiPa rischia di scatenare la Lega italiana anti fumo e gli Amici del Facsall. Scriviamoci PiPPa e non se ne parla più.

FOTO: INTERNET

PaPi fa troppo Ruby Rubacuori. PiPa fa troppo tabagista. Già, è un bel problema. Cambiando l’ordine delle sigle, il risultato è sempre un nome ridicolo. Per questo c’è gente che si sta scervellando per trovare l’abbreviazione della nuova provincia di Piacenza e Parma. Dubbio numero uno: la sigla delle targhe dei veicoli che saranno immatricolati dopo il famigerato riordino. La notizia – fresca fresca – è di PiacenzaSera: “La nuova Provincia che ci vedrà uniti ai cugini parmensi porterà il nome di Piacenza e Parma. Ma già ci si scatena sulle abbreviazioni e le sigle da adottare, anche sulle targhe delle auto di futura immatricolazione: nel nostro caso, PiPa sembra essere più accreditato del contrario, ossia un PaPi”. Dunque PiPa è favorita su PaPi. Meglio il dio tabacco del dio Berlusconi. L’ha detto anche la Gazzetta di Parma: “Noi, non potendo utilizzare le impronunciabili targhe PrPc, ci abbrevieremo PaPi – che ricorda anche Berlusconi – o PiPa ? Che dilemma. Un vecchio rincoglionito direbbe che forse sarebbe meglio pensare ad altro, magari alla disoccupazione e alle tasse del Governo Monti, e infatti ai vecchi rincoglioniti stanno tagliando anche la pensione di guerra, toh, così imparano. Qua il problema fondamentale è un altro: cosa cazzo ci scriviamo sulle targhe? PiPa o PaPi? Scriviamo PiPa e ci tiriamo contro la Lega italiana anti fumo e gli Amici del Fascall (quelli basta che ci sia da fare polemica e arrivano) o scriviamo PaPi e poi ce la vediamo con Travaglio? La Gazzetta di Parma dice che ormai è praticamente fatta per PiPa, ma PaPi non è ancora spacciata. Uno che si chiama PaPi non è mai finito, nemmeno se sulle targhe ci metti Eugenio Scalfari. PiPa o PaPi, PaPi o PiPa. Facciamo così: sulle targhe mettiamoci PiPPa e chi s’è visto s’è visto. Ovviamente ogni riferimento è puramente casuale.

filippo.merli@labatusa.it

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