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E’ scoppiata la nuova moda della scuole: l’abolizione delle gite. L’ultimo in ordine di tempo è stato il Raineri-Marcora, ma sono già molti gli istituti piacentini che per protestare contro i tagli del Governo hanno deciso di abolire i viaggi d’istruzione. La domanda sorge spontanea: e adesso dove si va a limonare? Abolire la gita significa lasciar perdere la bionda della seconda B, quella che vedi solo per una decina di minuti davanti alle macchinette delle merendine; significa lasciare campo libero al bullo della scuola che limonano con tutte solo perché ha il motorino truccato; significa rinunciare a scherzi e gag secondo l’unica regola degli studenti: quello che succede in gita rimane in gita. Abolire le gite non ci sembra una grande idea. Abbiamo chiesto il parere di un preside che per 40 anni si è fatto fregare dagli studenti che scappavano dalle loro camere, ma che non ha alcuna intenzione di cancellare le gite dall’anno scolastico. Tra poco sulla Batusa.

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