STATI PROVINCIALI

Trespidi chiama a raccolta i piacentini e convoca gli stati generali per affrontare la sfida della nuova provincia. Stamattina in città non si parlava d’altro. Al bar la gente si chiedeva: che cosa sono gli stati generali? Ma è vero che il primo a convocarli fu il duca Filippo III detto il Buono?

quarto~1

FOTO: INTERNET

Stamattina, dopo aver letto Libertà e i siti internet, tutti i piacentini si sono chiesti: ma che cosa sono questi stati generali che Massimo Trespidi ha detto di voler convocare all’inizio del 2013? In città non si parlava d’altro, ma nessuno è stato in grado di dare una risposta convincente. Hanno detto che è un’assemblea consultiva, d’accordo, ma da dove deriva? Chi l’ha inventata? Chi gioca in attacco nella Juve stasera? (mica si può parlare di stati generali tutto il giorno). Per fortuna c’è la Batusa, grande esperta di stati generali, che altro non sono che un’assemblea di tipo feudale che aveva la funzione di limitare il potere del re. La prima convocazione degli stati generali avvenne il 9 gennaio 1464 a Bruges su iniziativa del duca Filippo III detto il Buono. Seguono molte altre convocazioni (una ventina in 487 anni) fino ad arrivare al 1789, anno della Rivoluzione francese e dell’ultima convocazione degli stati generali – che in questo caso rappresentavano i tre ceti sociali: clero, aristocrazia e popolo – riuniti per far fronte alla crisi finanziaria che si era abbattuta sulla Francia di re Luigi XVI. Ogni ordine si riuniva in tre stanze separate, i tizi discutevano molto e alla fine emettevano un voto per camera. Ovviamente, essendo tre ordini, non poteva verificarsi un pareggio. Quindi andava a finire che gli interessi dei nobili e quelli del clero coincidessero spesso, e stranamente a essere fottuto era quasi sempre il popolo. Alla fine il Terzo Stato (il popolo), stanco di farsi fregare, si autoproclamò l’unico vero rappresentante della Francia. Ah, la Storia. Bene, 223 anni dopo Massimo Trespidi, presidente della Provincia, convoca gli stati generali piacentini per chiamare a raccolta “le risorse del nostro territorio e della nostra gente” per la sfida della nuova provincia. Ora vi chiederete: e quindi? E quindi niente, Libertà manderà un collaboratore a fare un articolo e un paio di foto.

scrivania@labatusa.it

 

Share

Be the first to comment on "STATI PROVINCIALI"

Leave a comment

Your email address will not be published.


*


Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. maggiori informazioni

Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.

Chiudi