In Sant’Ilario si è parlato di truffe e di come sia possibile difendersi da eventuali raggiri. Abbiamo fatto un sondaggio in un supermercato per vedere il livello di preparazione degli anziani: una dice di usare il wi-fi del vicino e di chiamare con Skype per evitare il finto operatore telefonico; un’altra minaccia di prenderci a bastonate perché non crede che siamo giornalisti.

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Una volta gli anziani dovevano stare attenti agli scippi. Arrivava il delinquentello col motorino truccato, teneva il motore acceso e li aspettava davanti alla Posta. Poi, appena uscivano con la pensione, con una mano accelerava e con l’altra tentava di afferrare la borsetta, che oltre ai soldi conteneva un fazzoletto di stoffa e caramelle al miele. Poi sono arrivate le truffe, che sono molto più da vigliacchi degli scippi. Finti operatori del gas, finti funzionari dell’Inps, finti assistenti sociali, finti funzionari del catasto, tutti ladruncoli sotto mentite spoglie. Oggi le truffe sono in aumento e Unicredit, in collaborazione con le forze dell’ordine e col Comune, ha organizzato un incontro in Sant’Ilario per spiegare ai piacentini come difendersi da eventuali raggiri. “Sono diverse le tecniche adottate dai malviventi per avvicinare gli anziani e spingerli a prelievi anomali in banca” ha detto il vicequestore vicario di Piacenza, Stefano Vernelli. Ovviamente a finire nel mirino dei truffatori sono gli anziani – non i vecchi, proprio gli anziani. Il malvivente di turno spera di trovare l’anziano rincoglionito senza l’affare della Beghelli che gli apre la porta di casa nonostante le raccomandazioni dei figli. Ma non tutti gli anziani sono rincoglioniti e noi della Batusa lo sappiamo bene. Abbiamo fatto un giro in un supermercato della città e abbiamo fatto un piccolo sondaggio tra gli anziani per vedere se sono preparati a sventare eventuali truffe.
Il primo anziano che ci capita a tiro ha un basco consumato e il cappotto che odora di naftalina. Dice di avere 77 anni e di non essere mai stato truffato. Sembra sveglio, ma sono svegli anche i finti operatori del gas che potrebbero bussare alla sua porta per controllare il contatore. “Ci provino pure, tanto io non apro”. Dicono tutti così, ma il truffatore potrebbe essere molto convincente. “Anche perché, adesso che mi ci fa pensare, potrebbe anche essere un vero operatore del gas che è venuto a controllare la caldaia… Uhm. Beh, non apro lo stesso. Piuttosto che farmi fregare i soldi, salto in aria”. Dal supermercato esce un’anziana con un cane fastidioso al guinzaglio. “Siete di Telelibertà?”. La signora si chiama Ada, ha 65 anni ed è molto moderna: dice avere un computer per navigare su internet. Ottimo. Mettiamo che si presenti alla sua porta un finto tecnico di una compagnia telefonica che le fa un’offerta per una nuova Adsl. Che cosa fa? “Gli dico che frego il wi-fi del mio vicino e che non ne ho bisogno”. E se le facesse un’offerta per una nuova tariffa telefonica? “Gli dico che per chiamare uso Skype”. Avviciniamo un altro anziano. Questo porta gli occhiali da sole e il giubbotto di pelle, la preda preferita per un finto funzionario postale. Lei col giubbotto di pelle che fa? “Gli dico che non ho più un soldo perché li ho spesi tutti allo Scacco Matto con donne della terza età”. Bene, tutti gli anziani che abbiamo interpellato sono sgamati e non si farebbero fregare. Sono pronti e diffidano da tutti. Anche troppo, dato che l’ultima anziana che fermiamo stringe la borsa, alza il bastone a mezz’altezza e dice “non ci credo che siete giornalisti! Lasciatemi passare o vi prendo a bastonate!”.

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