CARO MARITO TI SCRIVO (GRAN FINALE)

Per tutti quelli che se ne fregano di San Valentino e dei cioccolatini pubblichiamo la lettera di un nostro fan che ha un paio di cose da dire alla sua ex. E’ il gran finale della nostra iniziativa in risposta a quella di Libertà.

(FILES) This photo taken on January 31,

Finalmente ci siamo. E’ il giorno di San Valentino. La nostra iniziativa in risposta a quella di Libertà è andata alla grande ed è arrivato il momento del gran finale. Per tutti quelli che se ne fregano di San Valentino e dei cioccolatini, ecco una lettera – scritta col passato remoto, a qualcuno piace – che ci ha inviato un nostro fan per far sapere un paio di cose alla sua ex attraverso la Batusa. Buon San Valentino a tutti.

Mi hai gettato nella spazzatura come una scarpa vecchia e non più alla moda, senza una spiegazione chiara, valida o matura, anzi senza spiegazione alcuna, ma fui io a dover interpretare il tuo volere inconscio. Non hai avuto neppure il coraggio di metterci la faccia, di assumerti la responsabilità della rottura, nonostante fossimo legati anche da un rapporto familiare di affetto reciproco. Mi hai perso con una tale leggerezza quasi a far intendere che valessi così poco da non meritare un giusto dialogo di comprensione all’ormai imminente fine di una vita trascorsa insieme. Perché dopo 8 anni insieme non ci si può comportare come hai fatto tu, ma ora a mente libera capisco realmente chi fosse la donna che per tanti anni mi è stata accanto, capisco quanto poco realmente vali. E sono le donne come te che alla fine dei giochi dalla vita raccolgono solo briciole e polvere.
Avrei gradito un “non ti amo più”, ma non ho ricevuto nemmeno quello; avrei preferito un po’ più di rispetto da una persona che è cresciuta vicino a me; ho letto anche che c’è chi dice che la colpa, se finisce una storia, è sempre in mezzo… Credimi, ci ho pensato e ripensato ma l’unica colpa che mi riesco a dare è solo che nell’ultimo periodo ero più preoccupato, perché lavorativamente parlando le cose non andavano bene, e ne parlavo con te come sempre feci ogni qual volta qualcosa non andava per il verso giusto. Chi lascia a volte soffre, si deve far carico della rottura e lo comprendo, ma c’è chi se ne frega di tutto e va per la sua strada, senza tante pippe paranoie mentali, riescono apparentemente a farti sentire persino in colpa, cambiano vita e tu sei stato solo uno stupido usato in quel periodo, che sia un mese, un anno o una vita… Perché tu hai il diritto di crescere e di fare nuove esperienze, e non mi devi nulla, né spiegazioni né altro.
Di tutto questo ho capito che non conoscerai mai chi ti sta accanto, e che l’amore e il dolore viaggiano sullo stesso binario, perché più ami, più soffrirai. Ora non meriti più niente da me e di me, neppure il mio saluto. Quando capirai cosa hai perso il rimorso ti distruggerà e sarai sola a combattere coi “no” cui la vita ti porrà innanzi. Perché non sarò più lì a consolarti quando piangerai e ti perderai in falsi abbracci cercando la comprensione che non sarà la mia. Perché sei riuscita a perdere una persona che fino a qualche anno fa avrebbe dato la vita per te, ed è stato un bene ti dirò, perché ho capito che io per te sarei stato troppo, meriti molto meno, meriti la mediocrità di una persona banale proprio come te. Perché hai dimostrato di essere una persona banale e mediocre. Di una cosa forse devo ringraziarti, senza il tuo addio non avrei mai pensato di rimettermi in discussione, di ricominciare con obbiettivi a lungo/medio termine. Tu continua pure la tua piatta, sottile, mediocre vita di sempre che io so badare a me stesso, molto meglio che con accanto una persona falsa e che giocò sporco come facesti tu. Ora, se quello che pensavo non ti era chiaro, finalmente lo avrai impresso senza possibilità di dubbi o errori. Sei banale, di poca valenza, appartieni al tuo circolo quotidiano, ridicola, e ancora mi chiedo… ma come cavolo ho fatto a stare per troppi anni con una tipa come te? Ma ci rendiamo conto!
Che diamine, ora devi fare una cosa seriamente sensata: levarti dai coglioni di mezzo e lasciarmi vivere, lasciarmi continuare la mia vita della quale tu non farai mai più parte. Semplicemente perché ora tu per me non conti e non vali più niente, sei il nulla cosmico, continua pure la tua mediocre esistenza della quale io non vorrò mai più far parte. Adios, crepa male ti auguro tutto il bene del mondo.

Fabietto ‘93

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