LA BOMBA

Diciamoci la verità: ogni giornalista sogna di trovarsi fra le mani il rimborso milionario di un politico, roba che faccia tremare il Palazzo e i potenti di turno. Ma alle volte capita di avere soltanto la ricevuta da 59 euro di Andrea Paparo (pizza, birra e una notte in un bed&breakfast). E allora che si fa?

Piacenza24

Doveva essere “la bomba”, quel genere di storie che tutti i giornalisti sognano di scrivere, fra una notizia di calcio dilettanti e la cronaca del consiglio comunale. E così ieri Piacenza24, che poi sarebbe il sito internet di Radio Sound, ha pubblicato in esclusiva i rimborsi spese della Provincia di Piacenza che Enzo Varani, consigliere di Unione Padana, ha consegnato giorni fa alla Guardia di Finanza. Alla Batusa conosciamo bene quel genere di dubbio che incalza i giornalisti quando arriva una notizia come questa: da una parte c’è la storia che vorresti raccontare, il grande intrigo di palazzo, lo scandalo che fa tremare i potenti, dall’altra le cose per quello che sono. E capiamo che cosa devono avere provato a Piacenza24 quando si sono trovati fra le mani una ricevuta da 59 euro di Andrea Paparo (pizza, birra e una notte in un bad& breakfast). “Che facciamo, la spariamo lo stesso?”, si saranno chiesti in redazione. Massì, spariamola.

GRAZIE PER NON AVER SCELTO TRENITALIA

Secondo il documento pubblicato da Piacenza24, il Re Mida della Provincia è Maurizio Parma (Lega Nord), che nel 2009, in cinque mesi, avrebbe ottenuto rimborsi per  4.796,64 euro “tra benzina, autostrada, pranzi e cene”. Calcolatrice alla mano – e arrotondando per eccesso – Parma ha speso 960 euro al mese, che sono soldi pubblici e appartengono ai cittadini, figuriamoci, ma corrispondono più o meno allo stipendio di un ragazzo che lavora al bar per pagarsi le bevute del sabato sera. Insomma, Parma non è “Er Batman” e diciamo faticherebbe anche a entrare nei panni di “Er Robin” – anche se l’idea di vederlo vestito da Robin ci stuzzica parecchio. Al secondo posto c’è il leghista Filippo Pozzi (Lega Nord) con 2mila e 681, ovvero 540 euro al mese, la paga di uno stagista. Terzo: Andrea Paparo (Pdl) con 1. 398 euro, 279 euro al mese, la paghetta di un figlio di papà. Quarto  Davide Allegri (Lega Nord, 1. 326 euro, 265 euro al mese), quinto Pier Paolo Gallini (Udc, 803 euro, 160 euro al mese). Seguono Sergio Bursi (Pdl, 477 euro e rotti, 95 euro al mese) e Paolo Passoni (191 euro, 38 euro al mese). Nel documento al vaglio della Guardia di Finanza ci sono anche i dettagli delle spese e dei rimborsi. Così si scopre che Parma sarebbe andato a carico della Provincia a parlare di enogastronomia col leghista Gianluca Pini: 88,24 euro (magari, invece di incontrarlo su una panchina del parco, Parma ha avuto la cortesia di invitarlo al ristorante, e 44 euro a testa al giorno d’oggi è una cifra drammaticamente normale se si mangia qualcosa seduti a un tavolo). Sempre Parma, per andare a Bologna, si sarebbe fatto rimborsare circa 90 euro tra benzina e autostrada. “Bisognerebbe informarlo che esistono anche i treni”, è scritto con ironia nel documento. Forse Parma non voleva arrivare in ritardo, forse andare a Bologna in macchina per un impegno istituzionale è più veloce che andarci con un Regionale, forse voleva risparmiare i soldi del taxi.

PENSIONE IN ZONA TERMINI

Il capogruppo del Partito Democratico, o Pd, Marco Bergonzi il 5 e 6 dicembre 2011 si sarebbe fatto rimborsare un viaggio con pernottamento a Roma per l’Unione delle Province d’Italia, o Upi “per un totale di 270,50 euro, di cui 173 per l’Hotel Colonna Palace 4 stelle, il resto per ristoranti”. Chi conosce Roma sa che una notte in un bed&breakfast in centro costa più o meno la stessa cifra. Per quando riguarda i ristoranti, che doveva fare? Andare al McDonald’s? Mangiare un panino dalla lurida? Forse se leggesse la Batusa lo avrebbe fatto, evitando così di finire nella Bomba di Piacenza24. E poi c’è il gran finale. Andrea Paparo, l’8 febbraio 2010, “per un viaggio analogo a Roma si fa rimborsare 59 euro: 45 di albergo e 14 per i pasti”. Ma 45 euro per un hotel a Roma è una cifra più che accettabile – in zona Termini una camera in una pensione gestita da cinesi costa in media  40 euro a notte. E 14 euro per i pasti? Beh, praticamente una pizza e una birra. L’autore del pezzo, Gianmarco Aimi, ha lanciato “la bomba”, anzi, “labbomba”, anche sul Fatto Quotidiano (vedere per leggere) con un titolone acchiappalettori: “Centrodestra nel caos, soldi della Provincia anche per andare alle sagre”. E’ vero che nel documento ci sono i 14 euro che Parma si sarebbe fatto rimborsare per andare a un convegno a Palazzo Galli, in via Mazzini, il che è abbastanza curioso, ma sono pur sempre 14 euro, una cifra che forse non manderà a picco la Provincia , così come non crediamo che i 37 euro spesi da Pozzi per andare alla Fiera Fredda di Lugagnano abbiano scombinato il bilancio. E intanto si “spara”, sognando di essere accanto a Travaglio, in uno stanzino fra i campi di Quarto.

scrivania@labatusa.it

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2 Comments on "LA BOMBA"

  1. Pittolo. I campi sono di Pittolo.

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  1. 130 ANNI DI BATUSA | LA BATUSA

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