IL VIALE DEL TRAMONTO

Vostro marito ha improvvisamente deciso di correre la maratona o ha iniziato a costruire galeoni di legno? Gioca a golf, chatta su Facebook e passa intere giornate all’Obi? Si veste come un ventenne e suona la batteria? Beh, care donne, vostro marito si sta ufficialmente rincoglionendo.

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TESTO: EMANUELA GATTI; FOTO: INTERNET

Ci sono cinquantenni e cinquantenni. Quelli che accettano la loro età e quelli che invece non lo fanno e riempiono la loro vita di hobby quantomeno bizzarri. I cinquantenni del primo tipo sono padri di famiglia normali: non sanno abbinare un calzone con una camicia, non fanno storie su quello che la moglie prepara per cena, godono della routine famigliare e al sabato vanno a fare la spesa al Gotico portandosi da casa la borse di plastica accuratamente piegate dall’ultima spesa. Con l’avvicinarsi della pensione o a pensione inoltrata diventano un po’ più precisi e puntigliosi, ma per il resto non vanno fuori di testa. Poi c’è il secondo tipo di cinquantenni, quelli che improvvisamente – o con una lenta ma inesorabile evoluzione – si trasformano nella caricatura di se stessi. Questi strani individui si comprano lo smartphone, si iscrivono a Facebook, comprano un Suv possibilmente bianco o un pick up (dipende dal carattere), si mettono occhiali da vista con montature colorate e vistose, passano dai Lewis classici-vita-alta a jeans a gamba stretta con tanto di mocassino scamosciato blu, camicia modello “slim” talmente attillata che respirano ogni 45 secondi e si allacciano il golf in vita invece di metterlo sulle spalle. Scelgono e si comprano gli abiti da soli e prediligono colori vivaci (molto in voga il giallo pulcino Pio), a qualcuno piacciono le borchie a forma di teschio e magliette con uno scollo a V profondissimo, un po’ come i tamarri che si vedono in giro al sabato pomeriggio. Rompono le palle alle mogli per andare a mangiare il sushi o per provare la cucina fusion, e alla partita a briscola o al cinema della domenica preferiscono impiegare il loro tempo libero in passioni per troppo tempo sopite. E poi ci sono quelli che fanno la maratona e rischiano l’infarto pur di arrivare al traguardo (pare che qualcuno di questi cinquantenni sia ancora in giro da ieri e stia vagando per le colline piacentine cercando le transenne che segnalano il percorso). La verità è che vogliono dimostrare alla moglie e agli amici e non stanno invecchiando, anzi. Invece, purtroppo per loro e per le mogli, questi sono i primi segnali del rincoglionimento.

ROCK DURO

C’è chi all’improvviso si dà al bricolage professionale: domeniche e domeniche passate a prendere le misure di qualsiasi oggetto che hanno in casa, chiedono riga e squadra al figlio che frequenta la seconda elementare e progettano cambiamenti epocali tra le mura domestiche. Ore passate all’Obi o a Leroy Merlin: comprano tavole di legno a caso, cambiano la punta ai trapani e spendono centinai di euro in confezioni di Saratoga. Lavori effettivamente portati a termine: 0. Attrezzi acquistati e mai usati: 230.  C’è chi da ragazzo suonava in un gruppo musicale e dopo anni e anni passati dietro lo sportello di un ufficio postale sente il richiamo del rock. Allora va da Ferranti in via Venturini, fingendosi un esperto e consumato batterista, la dà ad intendere al commesso e torna a casa con una batteria nuova di zecca. Divorzierà a breve dopo una serie di liti con i condomini.  C’è chi invece da ragazzo era un atleta, uno sportivo e amante degli sport estremi (magari solo ammirati in tv). Nel primo giorno libero da incombenze matrimoniali si reca alla Decathlon sulla Caorsana e ne esce due ore dopo con attrezzatura per la pesca sportiva o per l’arrampicata o per il rafting o per andare a fare snowboard. Alla prima uscita si sloga una caviglia, gli esce la sciatica e ha la cervicale. La moglie, dolcissima e molto comprensiva, sarà costretta a curarlo sul letto di morte cercando di convincerlo non che “su, caro, non hai più l’età”, ma mai errore sarebbe più grave, perché il rinomato orgoglio maschile verrebbe messo a dura prova con risultati ancora più tragici. A chi non ama il rischio rimane la pesca di lago, il nuoto, la palestra, il ciclismo, il tennis (con partite tipo Fantozzi-Filini), il golf e il footing. Chi sceglie questo sport avrà calzoni attillati e sintetici, scarpe professionali e magliette bianche con scritto “Astra”. Si alzeranno alla domenica presto e andranno sull’argine di Po, sul Fascal, sulla ciclabile che collega la Besurica a Gossolengo a cercare di smaltire il pollo in agrodolce del sabato sera. Otterranno risultati abbastanza scarsi, con tanto di crisi respiratorie e visioni mistiche, ma qualcuno, chilometro dopo chilometro, si autoconvincerà di essere un maratoneta mancato.

“STASERA CUCINO IO”

Ad alcuni cinquantenni la mamma ha vietato da piccoli di avere un cane, per questo motivo improvvisamente si comprano un pastore del Bernese, un alano o un San Bernardo: più grande è il cane più maschio sembra lui. Lo porteranno a spasso sul Corso al sabato pomeriggio sperando di far presa su qualche giovane trentenne amante dei molossi a pelo corto. Ovviamente acquisterà ogni gadget possibile e immaginabile: cappotto invernale, cappotto impermeabile, pollo di gomma, guinzaglio di cuoio, guinzaglio elastico, cuccia da giardino da 60 metri quadrati su cui dovrà pagare l’Imu, museruola in oro zecchino, frisbee, giochi, ossi, pupazzi. Poi c’è chi non sa che cos’è un fucile ma a un certo punto, chissà perché, si prende un bracco, guarda con grande attenzione l’intera collana di videocassette sulla caccia uscite in edicola, spende diverse centinaia di euro in attrezzature e abbigliamento tecnico, prende il porto d’armi e va a caccia di quaglie e fagiani. Alla prima uscita in un bosco prenderà troppo freddo e umido, si riempirà di fango, non prenderà neanche un colibrì e al sabato porterà il cane a spasso sul Corso incontrandosi con i padroni del San Bernardo.  Chi invece è più sedentario si cimenta con la cucina. Dopo qualche tutorial su You Tube e qualche puntata della “Prova del Cuoco” prende coraggio e dice alla moglie: “Stasera cucino io!”. Per preparare un semplice risotto con lo zafferano sporca 12 pentole e 18 cucchiai, e si maledice di non aver comprato il Saccoccio Buitoni per un facilissimo arrosto, come promesso dalla pubblicità. Oppure c’è chi si dà al modellismo e costruisce galeoni in bottiglia o puzzle da 34567890 pezzi. Al posto delle bomboniere e delle foto del matrimonio anni Settanta, ormai sbiadite, su mensole e comò troveranno spazio velieri in legno da milioni di pezzi. Il cinquantenne in questione di buon’ora andrà a comprare la colla apposta e pinze e pinzette ad hoc per assemblare le parti. Avrà il monopolio del tavolo del salotto e passerà ore e ore di sera chino sulla sua creatura con lenti d’ingrandimento e luci a occhio di bue. Risultati: gli oggetti realizzati resteranno assemblati per circa un’ora prima di sfaldarsi clamorosamente e la poppa sarà al posto della prua. Ecco, se vostro marito a un certo punto farà una di queste cose, care donne, sappiate che si sta rincoglionendo. Al contrario, se il vostro uomo continuerà a fare le solite cose con la sua raggelante normalità, allora significa che ha ancora una via d’uscita. Ma tenetelo il più lontano possibile dai deltaplani a motore.

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