ANDIAMO A BERE UN ROBO

Guida alle tappe fondamentali del sabato sera piacentino, coi posti in cui i giovani vanno a bere un robo e a vedere “chi c’è”: dall’aperitivo al Nina ai cessi chimici del Boeri, passando per il bicchiere della staffa da Aiglon e la Pizza del Sole.

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TESTI: FILIPPO MERLI; FOTOGRAFIE: IDEM

Al sabato sera i giovani vanno a bere un robo. I più raffinati dicono “andiamo a bere qualcosa”, ma per i piacentini il robo è il robo. E per bere un robo ci sono alcune tappe obbligatorie, sono quei locali in cui tutti fanno un giro – anche rapido – per vedere “chi c’è”. Allora si vestono, s’ingellano, si fanno la barba davanti allo specchio mentre le donne scelgono i tacchi con cura, si profumano, prendono il cappotto ed escono. Si comincia dall’aperitivo per poi mangiare un pizza davanti all’anticipo della serie A (le donne vanno a mangiare il sushi). Intorno alle 23 inizia la serata vera e propria. Si va di qua a bere un drink, si va da un’altra parte a bere un altro drink, si parla, si ride, i ragazzi ci provano con le ragazze, che passano ore al cesso – insieme – a sistemare il trucco e a parlare degli sfigati che le abbordano con frasi fatte e scuse assurde. Chi non regge l’alcol e a mezzanotte e mezza è già partito (non bisogna mai fidarsi di chi non regge l’alcol) va in discoteca perché sente di poter limonare chiunque. Balla, fa il coglione, urla, beve un Long Island col Larios perché non sa bere, torna in pista e canta a squarciagola Gli Anni degli 883. I nottambuli, intorno alle 3, vanno a farsi il bicchiere della staffa nei pochi locali ancora aperti, quindi chiudono la serata con un traccio di pizza. Sempre così. Ogni sabato sera. Uguale, sempre uguale. Ma vediamo quali sono le tappe fondamentali del sabato sera che ogni giovane deve percorrere per bere un robo e vedere chi c’è.

APERITIVO: NINA

nina

L’aperitivo al Nina è un must. Si comincia alle 18,30 con un paio di tartine, uno Spritz, minigonne e camicie col primo bottone slacciato. Le donne preferiscono stare sedute al tavolo col piatto di carta, gli uomini prendono qualcosa al banco e stanno in piedi sul marciapiede a guardare il culo della tizia di turno.
Caratteristiche: l’aperitivo è niente male, le tartine spaccano e le quantità di alcol nei drink sono accettabili.
Controindicazioni: stare in piedi sul marciapiede dopo un po’ è una menata.
La Batusa si trovava qui: via Garibaldi 13.

 CENA: TEMPLE E SOSUSHI

temple

Pizza e partita: il massimo. Al Temple tutto questo è possibile. Unico avvertimento: è consigliabile prenotare un tavolo per non restate a digiuno e vedere la partita in piedi con la birra in mano.
Caratteristiche: la pizza ci sta dentro. Vasta scelta di birra.
Controindicazioni: evitate di controbattere quelli che pensano di sapere tutto di calcio e invece non capiscono niente.
La Batusa si trovava qui: via X Giugno 98.

sushi

Il Sosushi ha le pareti rosa. E già lì è divertente. Se ci sono ragazzi in cerca di ragazze, quello è il posto ideale: il sushi è la nuova moda culinaria dell’universo femminile. Le donne si siedono sugli sgabelli e mangiano cose con strani nomi tipo nigiri e hosomaki.
Caratteristiche: se vi piace il sushi è il posto che fa per voi.
Controindicazioni: se non vi piace il sushi siete fottuti.
La Batusa si trovava qui: Corso Vittorio Emanuele II 174.

 DOPOCENA: MAUDIT

maudit

La movida a Piacenza è quella che è, ma i locali per il dopocena non mancano. Tra tutti uno dei preferiti dai piacentini – anche quelli giovani – è il Maudit. Appena entrati andate al bancone e chiedete di Ivan. Ci penserà lui a proporvi cocktail retrò e demodé come il Sidecar (cognac, Cointreau o Grand Marnier e succo di limone).
Caratteristiche: ottimi cocktail, musica non troppo alta, l’ideale per provarci con quella del tavolo accanto o col palestrato di turno.
Controindicazioni: se non sapete che cos’è il Gran Marnier, beh, lasciate perdere.
La Batusa si trovava qui: Corso Vittorio Emanuele II 229.

 DISCOTECA: BELLAVITA E BOERI

bella vita

Il Bellavita lo riconoscete dal buttafuori con le spalle larghe e i capelli ingellati che fa “sssshhhh!!!!” per zittire i ragazzini che fanno casino in strada. Al sabato le serate sono organizzate e gestite dai Bananas, gente sveglia che conosce i gusti dei giovani.
Caratteristiche: minigonne e parigine come se non ci fosse un domani, uomini col risvolto dei pantaloni alla caviglia e le calze in evidenza. Se non vi infastidiscono i fighetti, fateci un salto. Il posto è piccolo ma sincero.
Controindicazioni: occhio ai ragazzini che bevono due chupiti e vomitano tutta sera.
La Batusa si trovava qui: via Chiapponi 37.

boeri

Il Boeri è sempre il Boeri. Per i giovani piacentini quello è il Ritrovo del sabato sera. E’ il posto ideale per sbriciolarvi: si beve, si balla, si limona. Intorno alle 4,30 restano i soggetti più sbronzi che ti aprono la porta dei cessi chimici e si spintonano sui pezzi dei Blink 182.
Caratteristiche: a meno che tu non sia il solito nerd che non si fila nessuno, incontri di sicuro qualcuno che conosci. E quanti amori sono nati al Boeri.
Controindicazioni: quando arrivi a casa hai vestiti che odorano di vodka Red Bull e le suole delle scarpe appiccicose. Alle 5,30 del mattino, quando Davide Reboli inizia a gesticolare e a urlare “andiamo!”, vi conviene andare verso il guardaroba alla svelta.
La Batusa si trovava qui: via Gaspare Landi 2.

 BICCHIERE DELLA STAFFA: AIGLON (DA FRANCO)

aiglon

Cercare di spiegare che cos’è Aiglon in due righe sarebbe un’offesa al simil smoking di Franco Cattivelli, lo shaker più veloce del West piacentino. L’unica cosa che possiamo dirvi è di andare a farvi un bicchiere intorno alle 2,30 o giù di lì per capire che cosa significa bere seriamente. Per dire: Ernest Hemingway da Aiglon avrebbe avuto un tavolo sempre prenotato e avrebbe ordinato il solito.
Caratteristiche: da Aiglon si beve, non si cazzeggia.
Controindicazioni: astenersi perditempo.
La Batusa si trovava qui: via Beverora 1.

 TOCCO DI PIZZA: PIZZA DEL SOLE

pizza

Te la do io la merenda è proprio lì di fronte, ma Carmine, il proprietario, chiude prima. Se siete dei tiratardi e avete voglia di pizza – in alternativa c’è la Lurida di Michele a Le Mose, ma lì si mangiano paninazzi con la salamella, mentre Bosoni al sabato è chiuso – l’unica pizzeria aperta in centro è la Pizza del Sole, il modo migliore per chiudere degnamente la serata.
Caratteristiche: la pizza c’è sempre, a qualsiasi ora della notte. Anche coi funghi.
Controindicazioni: i ragazzi che ci lavorano sparano la musica a palla e si fatica a parlare. Ma alle 4 di mattina chissenefotte di parlare.
La Batusa si trovava qui: Corso Vittorio Emanuele II 301.

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4 Comments on "ANDIAMO A BERE UN ROBO"

  1. bhe dai…anche l’A21 per due penne al salmone alle 4 non è male…

  2. Te la do io la merenda al ven e sab chiude alle 5 del mattino.io vado anzi li.

  3. I Bananas sono al Venerdi al Bellavita! Il sabato quest’anno c’è serata under 18…

  4. Nina é ok per il lato PR. Questo non toglie il fatto che il tabaccaio dieci metri piu in là offra più tartine, un gazebo fumatori riscaldato per davvero e un sorriso da vero piacentino che quell’imbronciato di Bruno si sogna!

    Cena temple o sosushi? Veramente?!? Io sto con milione, agriturismo ca’ longa (provalo Nereo!) e il buon vecchio Baldini in galleria. Se poi si vuole salire un po’, con il piccolo Roma e la sua cucina tradizionale d’autore non si sbaglia mai!

    I cessi chimici del Boeri non possono mai mancare.

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