SALASSO FARNESE

Non ringrazieremo mai abbastanza Roberto Resuscitato Reggi per averci regalato Palazzo Farnese. Che, ormai da qualche tempo, è passato dal Demanio al Comune di Piacenza. Un regalo bello, sfarzoso, prezioso. C’è solo un piccolissimo problema. “I musei civici di Piacenza – ha scritto PiacenzaSera – costano in tutto 712mila euro l’anno e generano ricavi per 27mila euro. Questo significa che attraverso la vendita di biglietti e attività collaterali si riesce a coprire solo il 3,8 per cento dei costi sostenuti dal Comune”. Per dirla in termini strettamente economici, coi musei civici il Comune ci smena 685mila euro all’anno. Come fare per rientrare? “L’amministrazione – ha scritto ancora PiacenzaSera – sta pensando, dice l’assessore al bilancio Luigi Gazzola, di rivedere alcune tariffe per quanto riguarda ingressi, gadget in vendita e locazioni per l’utilizzo dei locali all’interno di palazzo Farnese”. Tutto molto chiaro ed efficace. Ingessi più costosi, gadget e utilizzo dei locali del Farnese. Facendo due calcoli, per incassare i 685mila euro necessari ad arrivare almeno in pari con le spese, gli ingressi ai Musei costeranno 4mila e 500 euro, (ridotto a 3mila euro per i bambini), verranno vendute calamite in oro zecchino al costo di 27mila euro e miniature di Palazzo Farnese in platino a 54mila euro, mentre, per quanto riguarda i locali, il Comune potrà contare sul Billionaire nel cortile e sul casinò di Montecarlo nella sala delle carrozze.

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