SIAMO STATI ALLO ZINI

«Siamo stati allo Zini,
siamo stati al Mirabello,
abbiam fatto un gran macello,
e così sempre sarà».

Noi allo Zini non ci siamo stati. Purtroppo, per impegni di lavoro (oggi si dice così), non ce l’abbiamo fatta. Abbiamo visto la partita su Sportube, dove un telecronista appassionato ci ha raccontato l’impresa del Piace e del calciatore simbolo del derby del Po di ieri: Anthony Taugourdeau. A cominciare dal primo gol:

– Ecco Turondò che prende palla, se la porta sul sinistro, tiro, gol di Tugordot! Il Piacenza è in vantaggio grazie al gol di Taurandox!

Sino ad arrivare al gol del 2-0:

– Grande palla di ritorno di Sciacca per Turgudò, ecco Turandot che calcia di piatto, raddoppio del Piacenza! Ancora lui! Ancora Turgidò!

Vedere le partite in televisione non è come andare allo stadio. Vedere le partite sull’iPad, invece, è un po’ come votare per il Movimento 5 stelle. Sai che ti fai del male, ma lo fai lo stesso. Razzitti era alto come un hobbit, la palla usciva dall’iPad, rimbalzava sull’iPhone e tornava in campo. A un certo punto, Silva ha spazzato in tribuna e, per poco, non ci ha colpito. Però non potevamo non vedere la Cremo. Anche noi, come tutti i piacentini (scusate, come i piacentini che seguono il Piacenza), aspettavamo il derby da anni.
Perché il derby, prima di tutto, è dei nostalgici. E’ di quelli che si ricordano qualunque momento, persino la prima cosa che hanno bevuto nel bar accanto allo Zini (è facile: birra).
Su Facebook, oggi, i tifosi di vecchia data hanno fatto loro la partita di ieri: «Questa è nostra, questa è per noi, per chi c’è sempre stato». Un messaggio ai tifosi occasionali, quelli che non hanno mai visto una partita del Piacenza in vita loro ma che, negli anni scorsi, andavano a vedere il derby perché faceva figo, perché c’era da darsi, ma che, in realtà, sono sempre tornati a casa con la loro camicia di Ralph Lauren perfettamente stirata.
Abbiamo visto l’ultimo derby allo Zini nel 2005. Sul treno per Cremona, avevamo riconosciuto facce da Mirò. Non da stadio.

– Che cosa ci fai tu qui?
– Eh, ci vanno tutti.
– Ma tu, al centro, preferisci Miglionico o Campagnaro?
– Non saprei, non seguo la politica.

La sensazione che abbiamo avuto è che allo Zini, ieri, ci fossero quelli che, oggi, seguono il Piacenza. E seguire il Piacenza significa andare a vedere le partite in casa e quelle in trasferta, sia fisicamente, sia per radio o sull’iPad quando non si ha l’occasione per prendere e andare, significa avere l’app di SportPiacenza sempre aggiornata, significa incazzarsi se si ritiene che Libertà non abbia dato abbastanza spazio a questa o a quella notizia sul Piace. Sono rimasti in pochi, purtroppo. Ma quei pochi, giustamente, rivendicano e custodiscono il 2-1 di ieri firmato Tourandoeauxoeaux, per gli amici Anthony.

Share

Be the first to comment on "SIAMO STATI ALLO ZINI"

Leave a comment

Your email address will not be published.


*


Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. maggiori informazioni

Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.

Chiudi