NEREO

La Batusa su Sky. Nereo è stato scelto come giudice della trasmissione “I piatti vostri”. Appena è arrivato sul set è stato avvicinato da un paio di bambole con il blocchetto per gli autografi che lo hanno superato e sono andate a farsi fotografare col vincitore del Grande Fratello. Nereo ci ha bevuto su, non si ricorda nulla e aspetta di vedere la replica.

TESTO: NEREO TRABACCHI; FOTO: ARCHIVIO TRABACCHI

Cari batusiani buongustai, questa settimana non ci addentreremo nei meandri di qualche cucina piacentina, ma supereremo con i nostri piatti tipici i confini biancorossi, grazie a una trasmissione televisiva del canale 221 Arturo, sul digitale terrestre e su Sky. Ebbene sì, il seguitissimo format “I piatti vostri”, dove due concorrenti si sfidano fino all’ultimo manicaretto, è giunta da noi e io, grazie anche a questa rubrica, sono stato chiamato a far parte della giuria insieme all’amico Giorgio Lambri, giornalista di Libertà, e Renato Besenzoni, titolare del ristorante “Da Giovanni” a Cortina di Alseno. Appena giunto sul set, trovo un’orda di donne, tra i venti e sessant’anni, armate di macchina fotografica, penne per autografi e occhi a forma di cuore. Ero a conoscenza del fatto che le mie recensioni sulla Batusa fossero gradite, ma mai mi sarei aspettato questa accoglienza. Che infatti, venti secondi dopo, comprendo non essere per me. Mi sento toccare una spalla e voltandomi trovo un giovane dall’aria famigliare che mi porge la mano: “Tu devi essere uno dei giudici, molto piacere”. Ravanando tra i ricordi di qualche serata alcolica, cerco di farmi suggerire dove possiamo esserci incontrati, quando all’improvviso una ragazzina si avvicina a noi e a un passo dallo svenimento, chiede a questo tizio di poter fare una foto con lui. E lì capisco: si tratta di Andrea Cocco, vincitore dell’ultimo Grande Fratello, nonché conduttore della trasmissione, poi rilevatosi persona di rara gentilezza e affabilità. Io, il Lambri (con il quale preventivamente eravamo andati a pranzo per “far fondo”) e il Renato, veniamo appollaiati su tre sgabelli e messi ad osservare le due concorrenti, alle quali solo pochi minuti prima è stato consegnato il menu che dovranno preparare in una mezzo’ora: pisarei e fasò e gnocco fritto con salumi piacentini. Mica cotica.

UNA BOCCIA DI VINO, GRAZIE

Il Cocco dà via al tempo e le concorrenti iniziano a stendere la biscia di pasta per preparare i pisarei, nel mentre, un co-conduttore, in un banchetto adiacente, illustra alcuni dei nostri salumi tipici, come il salame, la coppa, (la mortadella che abbiamo subito cassato), e la pancetta. Io faccio un cenno verso il bar accanto al set per farmi portare una bottiglia di vino, necessario strumento di assaggio, ma il regista Recchia stoppa tutto e mi rimprovera… Arrivano i piatti sul tavolo dei giudici: la prima concorrente milanese, quindi palesemente in svantaggio (ma si è voluta iscrivere lei), ha trovato qualche problema sulla forma esatta del “gnocchetto”, ma il suo sugo io l’ho preferito a quello della concorrente piacentina, perché passato meglio, e soprattutto ha osato la variante di una salsiccia ben sciolta nell’intingolo. Gli altri due giudici, invece, si lasciano incantare dalla tradizione basotta e votano per il pisareo più nostrano, molto pallido, ma effettivamente ben fatto. I colori della città hanno trionfato in diretta nazionale e io ho fatto la figura di non capire un “pisarello”. Al prossimo boccone.

P.S.: Mi sono poi fermato a registrare altre due puntate, ma non ho lucidi ricordi, essendo poi quella bottiglia giunta a me. Guarderò le registrazioni in onda la prossima settimana alle 20.

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1 Comment on "NEREO"

  1. il singolare di pisarei non è pisareo (siamo mica in brasile), ma pisarell, italianizzato pisarello.

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