Sappiamo bene che portare i tacchi tutto il giorno è una rottura (non fraintendete, lo sappiamo perché ce l’hanno detto). Il nostro pezzo di ieri sulla Lega Anti Ballerine, come quello sulla Lega Anti Mocassini, era una provocazione divertente, e di certo non ci aspettiamo che tutte le donne piacentine portino i tacchi alti da mattino a sera. Così abbiamo trovato qualche escamotage per fare contenti tutti, gli uomini che odiano le ballerine e le donne che non sopportano i tacchi.

TACCHI DA GINNASTICA

Una genialata assoluta. Un disegno di un tacco sulla scarpa da ginnastica. Abbiamo preso in prestito questa foto da Facebook e siamo sicuri che presto le scarpe da ginnastica col tacco a spillo spopoleranno. Non c’è modo migliore per fregare un uomo: vuoi i tacchi alti tesoro? Eccoti accontentato.

TACCHI A ROTELLE

Basta non fare gare coi tizi che vanno coi Roller sul Facsal, poi i tacchi a rotelle vanno bene per qualunque occasione. Comodi, pratici, sono l’ideale per quelle donne che devono correre da una parte all’altra della città per accompagnare i bambini dalla scuola al corso di nuoto e dal corso di nuoto all’allenamento di calcio. Unico avvertimento: se inciampi è la fine (mettere il caschetto e le protezioni sui gomiti in tinta col vestito lungo non è il massimo dell’eleganza).

TACCHI AL CONTRARIO

Per la serie “le inventano proprio tutte”, come diceva nostra nonna (clicca qui per vedere una sua vecchia foto), ecco le scarpe col tacco sul davanti. A giudicare dalle immagini non sembrano il massimo della comodità, ma sono comunque un’ottima alternativa ai tacchi tradizionali (oltre che eliminare radicalmente il problema grate).

TACCHI SULLA SUOLA

Il mix perfetto tra bellerine e tacchi. Disponibili in vari colori (questo color carne no, per favore), le ballerine col tacco ripiegato sotto la suola sono la scarpa del futuro. Non riusciamo a capire se con queste scarpe è possibile camminare normalmente e non solo sulle punte, ma anche in questo caso potrete volteggiare lungo via Venti e improvvisare la morte del cigno davanti alla vetrina di Zara quando vi diranno che la gonna dei vostri sogni non è in saldo.

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