SAN DANIELE

Campagna di solidarietà per Daniele Ronda, il grido disperato di una fan in rivolta.

ronda cartellone

TESTO: CATERINA MASCARETTI; FOTO: FACEBOOK

L’abbiamo seguito per monti e per vallate, per balere e per palazzetti, e ora che avevamo già prenotato i biglietti per l’Ariston e anche quelli per il treno, come faremo? La notizia ci ha colti impreparati. Noi, che avevamo già la matematica certezza che il nostro Elvis nostrano e ruspante sarebbe approdato al Festival di Sanremo, non possiamo proprio crederci. Dev’esserci senza alcun dubbio un errore. Non so se si possa far ricorso al Tar per una questione del genere (ne dubito, e mi auguro che nessuno dei miei professori di diritto amministrativo stia leggendo), ma noi arriveremo anche a rivolgerci alla Corte costituzionale, se sarà il caso. Sì, perché escludere Daniele Ronda dal Festival di Sanremo è incostituzionale. Devono certamente esserci stati dei brogli, dei giochi di potere, delle congiure. Il nostro Daniele, al massimo, aveva “una chitarra, un violino e una fisarmonica”. Giusy Ferreri, poi, a me intimorisce anche solo a vederla. Ma, al di là di queste congetture un po’ complottiste, secondo me dobbiamo indagare anche nel passato di Daniele Ronda. Perché, a pensarci bene, la giuria potrebbe anche essere stata tratta in inganno da alcuni testi di canzoni precedenti. Preliminarmente, occorre dire che il cantante folk piacentino si è tirato la chitarra sui piedi da solo quando, nel Pleiboi, ha parlato, in toni quasi denigratori, di “andare a fare un week end a Rapallo”. È chiaro che la Regione Liguria si è risentita di tale fatto: non puoi voler partecipare al Festival di un posto del quale hai cercato di disincentivare il turismo (per poi cantarmi di un viaggio in Irlanda: non ci siamo, scrivimi Imperia se vuoi andare a Sanremo). In secondo luogo, dopo aver visto vincere Povia con una canzone dal titolo Vorrei Avere Il Becco (che era stata esclusa dallo Zecchino d’oro perché considerata troppo melensa), il Ronda cosa mi fa? Mi mette nel repertorio un ritornello che fa “Cara, io sono stato una merda”: ti pare che in prima serata, sulla Rai, ti possano far dire cose del genere? Daniele, ti vogliamo tutti bene, ma non ci siamo neanche un po’. E che dire di una primissima versione del successo Come Pensi Che Io, nella quale il nostro Ronda nazionale inneggiava all’amore orgiastico con un “e sto a letto con due”? Specialmente dopo tutta la storia del viagra, e della brutta nomea che ci siamo fatti (o buona nome, chissà).
Tralasciamo l’ambiguità della strofa riguardo il fatto che qualcuno abbia dato a Ronda “la cosa più bella che si possa dare”,  e tralasciamo anche la scritta “Explicit” che compare su iTunes vicino a Il Vento. No, no e no. Daniele,non ci siamo proprio. Noi ti abbiamo difeso, siamo tutti con te e combatteremo perché si faccia luce su questa tua mancata ammissione al Festival, alcune tue fan più accanite hanno già deciso di inscenare una protesta in stile femen, con tanto ti coroncine di fiori in testa e tette al vento, contro questa ingiustizia canora, ma anche sociale. Però anche tu fatti un esame di coscienza: dopo aver visto trionfare La Canzone Mononota di Elio e le Storie Tese, tu presenti Gli Occhi Di Mia Nonna? Io avrei inviato La Birra E La Musica con coro finale di rutti di alpini. Allora si che avresti stravinto.

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2 Comments on "SAN DANIELE"

  1. In rivolta o in Rivalta?

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