E’ ora di raccontare come sono andate le cose. Quando, qui alla Batusa, abbiamo pensato di lanciare un sondaggio sul candidato sindaco del centrodestra alle elezioni dell’11 giugno, eravamo convinti che non ci filasse nessuno. Un po’ perché la politica non tira più, un po’ perché l’argomento non era dei più avvincenti. Eravamo certi di riscuotere meno successo delle comunarie di M5s, ma l’abbiamo fatto lo stesso. Come sapete, ci divertiamo con poco.

GIROMETTA IN FUGA

Poco dopo aver lanciato il sondaggio, Lino Girometta aveva staccato tutti. Man mano che i voti arrivavano, la situazione s’era già delineata: Girometta davanti, Massimo Trespidi dietro e Gloria Zanardi al terzo posto. Con nostro grande stupore, i voti arrivavano. Non in maniera esagerata, ma quanto bastava per aver superato in poche ore il risultato delle comunarie di M5s. Per intenderci: sulla piattaforma Rousseau, i grillini, per scegliere Andrea Pugni come candidato sindaco di Piacenza, hanno votato in 90 in un giorno. Noi, 90 voti, li avevamo raggiunti dopo pochi minuti. Ovviamente, e molti di voi se ne sono accorti, il nostro sondaggio era drogato. C’era la possibilità di votare tre volte su ciascun dispositivo. Per intenderci: con un computer, uno smartphone e un tablet si sarebbero potuti assegnare nove voti allo stesso candidato.

LA NOTTE DEL MISTERO

Durante i giorni del sondaggio, i voti sono cresciuti ancora, con Girometta che ormai aveva fatto il vuoto e Trespidi che pareva spacciato. Ma c’è stato un momento, che alla Batusa abbiamo definito come “La notte del mistero”, in cui è accaduta una strana cosa. Mancavano due giorni alla fine del sondaggio. Eravamo andati a letto con un paio di gin tonic in corpo e con Girometta saldissimo in prima posizione. I voti totali erano circa 10mila. Quando ci siamo svegliati, i voti erano diventati 20mila e Trespidi aveva raggiunto quasi il 52%, con Girometta al 45%. Tutto ribaltato. Che cosa è accaduto quella notte? I servizi segreti russi sono riusciti a entrare nel nostro sistema? Oppure è stata la Cia?

IL SONDAGGIO SEGRETO

Alla fine, i voti totali sono stati 22.876, ovvero 22.786 in più delle comunarie dei grillini. Trespidi ha stravinto col 52,7% (12.046 preferenze), mentre Girometta s’è arreso al 42,8% (9.770 voti). Dopo aver pubblicato il risultato finale, le testate piacentine hanno iniziato a parlare di un sondaggio del centrodestra per individuare il potenziale candidato sindaco. Nessuno, però, ha mai svelato chi fosse l’autore di quella consultazione. Per tutti, era il «sondaggio segreto». Caso strano, dopo la vittoria di Trespidi nel sondaggio della Batusa, il nome dell’ex presidente della Provincia, che pareva ormai chiuso da Patrizia Barbieri, è tornato prepotentemente di moda nell’area del centrodestra, in particolare dopo la benedizione della segreteria regionale di Forza Italia, che ha generato un esilarante susseguirsi di comunicati di Fi e Lega Nord. Trespidi, il leone indomabile, il maratoneta che non s’arrende neppure di fronte ai calvalcavia più duri, è tornato a crederci. Magari anche grazie al nostro sondaggio.

CHE CI FREGA DEL SINDACO

Noi, nel frattempo, abbiamo lanciato le elezioni anticipate per scegliere direttamente il sindaco di Piacenza. Un sondaggio più vario, più accattivante, più interessante rispetto a quello dedicato al solo centrodestra. Insomma: dopo il sorprendente risultato della prima consultazione, eravamo convinti di spaccare ancor di più. Il sondaggio s’è chiuso questa mattina. I voti totali sono stati 1010. Sempre più delle comunarie di M5s, ma ben 21.866 voti in meno rispetto al sondaggio sul centrodestra. Il perché, lo lasciamo a voi. Così come lasciamo a voi la possibilità di spiegarci che cosa sia successo nella “notte del mistero”. Ah, un’ultima cosa: il sondaggio della Batusa sul sindaco di Piacenza l’ha vinto Trespidi.