IL NOSTALGICO GRILLINO

Le sedute in cerchio, il bottone da schiacciare, i volantini da distribuire: l’ex consigliere comunale del M5s, Andrea Gabbiani, ci parla del nostalgico grillino.

TESTO: ANDREA GABBIANI FOTO: INTERNET

 Anno Domini 2008. Ci si trovava una volta a settimana, di sera, in un locale comunale chiamato caprasuqare, in via Capra. Persone con idee e storie talmente diverse da non sembrare vero, seduti a formare un cerchio, per parlare dei problemi del territorio. A volte sembrava di essere in un film dove le persone partecipavano ad una serata dell’alcolista anonimi, con al centro uno psicologo, ed ognuno dei presenti, a turno, buttava fuori tutti i suoi problemi.

La vera base del grillino era questa e dopo due o tre serate, dopo essersi sfogati per bene, si cercavano soluzioni ai problemi più disparati. Nostalgia, nostalgia canaglia, dove la passione superava il problema e si cercava, o almeno si provava. a cercare soluzioni fantasiose con la stampa di volantini da distribuire alla cittadinanza. Allora non avremmo mai pensato di salvare l’economia con un monopattino, era troppo fantasioso anche per l’epoca. In quel tempo non esistevano fedeli schiaccia bottoni e non si pensava ad altro che informarsi sui problemi del proprio territorio.

I voli pindarici erano per i pochi, di solito erano i cosi detti complottisti, nulla a che vedere con quelli attuali. Allora esisteva l’utopia della democrazia digitale, e ci si credeva, senza capire che chi schiacciava il bottone, spesso, ne sapeva meno di me, e questo è tutto dire. Fino al 2014 (nascita del direttorio) era tutta passione, era tutto sano, poi hanno creato il partito dei 5 stelle, hanno spodestato il timoniere Beppe Grillo ed hanno spostato la barra da verticale a sinistra. La mancanza dei due leader si è fatta sentire subito, rimanevano solo il programma e la coerenza. Anche quelli sono finiti nel deserto delle parole. Bye bye nostalgia, torniamo alla realtà.

Qui il nostalgico leghista, il nostalgico democratico, il nostalgico di An, la nostalgica radicale e il nostalgico democristiano.

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